Mi faceva impazzire l'espressione
imbronciata che indossava nel sonno,
una bambina cui la madre neghi
il capriccio dell'ennesima bambola.
Rimanevo a guardarla: il luminoso
biancore della notte era la luna,
erano i fanali del lungomare
erano quei suoi sogni che sognavo.
Indossavo i suoi seni germoglianti
e volteggiavo con lei lungo il nulla,
sugli impervi sentieri dell'inconscio
avvolgendola nel mio abbraccio dolce.
Fotografia © White Love
2011
2 commenti:
...ma che dolcezza.:)
ciaoo Vania
Concordo con Vania. Un caro saluto Ami.
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