Oasi

Più bella è la sera, più bello il sorgere

di Venere dal rogo del tramonto.

Più bella è la fantasia, più bella

l'immaginazione che ti proietta

nel sogno come un'ombra sulla luce.

Come un carovaniere nel deserto

ti vengo incontro e tu sei la mia oasi.

IMMAGINE © BING/IA

2023

29/4/1988

Le memorie resistono agli attacchi

del tempo - si sfumano leggermente,

sbiadiscono, probabilmente interpolano

altre visioni, pezzetti di sogno,

combinano tessere di altri puzzle.

Ma vivida rimane quella fine di aprile,

con il tenero verde delle piante

e le lunghe file davanti al cinema.

Persiste quel giorno che mai finiva,

nato da un treno all'alba e chiuso al blu

delle luci di guerra in camerata.

IMMAGINE © BING/IA

2023

Città vecchia, primavera

Rondini infilano i vicoli antichi,

ricamano in voli pieni di vita

gli archi di pietra della città vecchia.

E le donne vestite a fiori vanno

con passo più leggero nell'aprile,

lasciano scie di glicini e lillà.

La primavera con dita leggiadre

sparge colori sopra ogni cosa.

IMMAGINE © BING/IA

2023

La poesia accade

La poesia semplicemente accade

- è il fiore di giacinto che profuma

blu in un bicchiere di vetro, il tramonto

che incide la scorza della sera,

la mano della pioggia sulle foglie,

la sensazione che per un istante

solo si squarci il velo di mistero

che sottende le cose - e la vedi.

FOTOGRAFIA © PEZIBEAR/PEXELS

2023

L’armonia

Tu cerchi l'equilibrio, ti bilanci

inseguendo l'armonia - la musica

celeste degli antichi pitagorici

non è che calmo susseguirsi di onde,

ammirato ti perdi ad osservarle

sulle rive di un lago, sulle spiagge.

Sei in consonanza con il mondo allora.

FOTOGRAFIA © QUANGPRAHA/PIXABAY

2023

Sassi sul fiume

Il fiume va, verde smeraldo che

brilla al sole di un pomeriggio incerto

di primavera - i nostri cuori palpitano

come i sassi che due ragazzi lanciano

sull'acqua facendoli rimbalzare:

anche l'amore ha una tecnica simile,

devi unire la poesia e la fisica.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Illusioni

Illusioni ne abbiamo colte a mazzi

come narcisi nei prati di marzo

o le stelle nelle notti di agosto.

E pensavamo che di quelle rose

avremmo trattenuto il profumo

- ahimè - ci sono rimaste le spine.

RAFAL OLBINSKI, "RACCONTI D'AMORE"

2023

Un taglio di luce

"La poésie comme l'amour risque
tout sur des signes".

MICHEL DEGUY

Cos'ha da dire la poesia a questo

cielo imbronciato di nuvole cupe

che sovrasta la valle e la minaccia?

Eppure all'improvviso ride un taglio

di luce, una tinta che si dipana,

un orlo di oro zecchino miniato.

Risposta alla mia domanda, sola

capacità di comprendere il mondo.

FOTOGRAFIA © BING/IA

2023

L’ombra di un vecchio giardino

L'ombra di un vecchio giardino è discesa

in sogno - ero un ragazzo allora e vasto

era il mondo, ancora più in primavera

con l'edera ad avvolgere le statue.

Era il mio paradiso perduto,

era una tregua concessami dal tempo

che presto rompe gli argini e tracima.

Fuggii, ma rubai dei fiori per te.

IMMAGINE © BING/IA

2023

Primo Novecento

"Scende la sera nel giardino antico".

GUIDO GOZZANO

Il gusto antico del glicine avvolge

la cancellata, disegna atmosfere

di giardini di Gozzano e D'Annunzio.

Ma avanza questo sentore di pioggia

nell'aria, scende da nuvole grigie,

dalla dolcezza sospesa di aprile.

E ancora ti trovi equilibrista,

come poco fa andavi bilanciandoti

sopra il filo tra presente e passato.

IMMAGINE © BING/IA

2023

Mosaico di ore

Ricostruisco parti di te - mosaico

di ore, di tempi trascorsi lontani

l'uno dall'altra. L'uomo del caffè

sembra leggermi nello sguardo ma

forse parla soltanto delle nuvole

che scendono a ricoprire la piazza.

Pago, saluto e esco nella sera,

isso il tuo vessillo come la luna

gialla vista stanotte senza te.

JONELLE SUMMERFIELD, "PRANZO AL  PUB II"

2023

I sogni di Chagall

Come in un'antica leggenda, voli

nel cielo già arrossato del tramonto

- comprendo i sogni di Chagall adesso,

la donna in viola sopra la città.

L'amore è gesto, l'amore è movimento

sì, ma l'amore è anche pensiero, stato

d'animo, quello che ora invisibili

ali portano nell'aria fino a me.

MARC CHAGALL, "LA PASSEGGIATA"

2023

Vaprio, primavera

La primavera avanza e si riflette

dentro il canale, Narciso di cieli

azzurri e fiocchi di nuvole bianche,

di verdi teneri e giochi di luce.

Non c'è il Custode delle Acque ad attendere

i barcaioli ma un vento leggero

che attraversa l'ombra e segna la strada

sotto la torre del vellutificio.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Campi di colza

Guidare tra i campi colza è perdersi

nel giallo - come se la percezione

normale fosse alterata e riverberi

nell'inconsueto colore. Da questo

daltonismo di primavera sorge

il miracolo della poesia.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Nel silenzio tranquillo dei boschi

"O natura cortese,

son questi i doni tuoi".

GIACOMO LEOPARDI

Qui, nel silenzio tranquillo dei boschi,

dove il passo è ovattato dalle foglie

e il mondo solo di rado compare

sotto forma di antica centralina,

qui, in fondo, camminare è già pregare

il dio delle bisce e dei colombacci,

del dente di cane e dell'aglio orsino,

avanzando con l'anima leggera.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Tra i ranuncoli del campo

Tra i ranuncoli del campo leggero

un vento di primavera serpeggia,

accarezza le corolle, poi sfiora

le campane rosse dei tulipani

- gazze ridono dall'alto dei tigli,

cuciono i loro voli bianchi e neri

e questo cielo ritornato azzurro

tatua sull'anima una rigogliosa

e sferzante nuova voglia di vivere.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

La curva dei pioppi

Lo sguardo traccia la curva dei pioppi

- non più scheletri neri nel tramonto,

tralicci vegetali nella sera,

ma vive e tremolanti apparizioni

in livrea giallo chartreuse. Il vento

leggero ne fa anemoni di mare

che piegano alla corrente del cielo.

IMMAGINE © BING/IA

2023

La buonanotte

E si parla d'amore nelle sere

ci si augura la buonanotte quando

i baci giacciono lontani e sogni

di me e sogno di te - il sale e la cenere

dormono in noi e il rumore del mare

è il violino suonato in sottofondo.

Dormiamo abbracciati, senza saperlo.

FOTOGRAFIA © COTTONBRO STUDIO/PEXELS

2023

Vicolo Canonica

Scendi da San Nicolò dopo avere

adocchiato le vetrine del centro

e d'improvviso dentro la strettoia

di muri rosa dal sapore antico

ti sorprende la lama scintillante

del lago - l'inafferrabile dono

della bellezza riempie i tuoi occhi.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Piove con dolce languore

Piove con dolce languore sul verde

nuovo dei tigli, sul tenero lilla

dei glicini avviticchiati ai pilastri.

La primavera è un velo umido steso

alla finestra, colorato tulle

che avvolge il culmine del pomeriggio.

Ci abbandoniamo alle sue braccia aperte

- siamo bimbi che cercano la madre.

FOTOGRAFIA © PUBLICDOMAINPICTURES

2023

Christòs anèsti

Pasqua 2023

Suonano allegre campane - Christòs

anèsti si dicono gli ortodossi

come saluto. Qui Cristo è risorto

nel sole di una mattina che batte

sugli ulivi, differente è l'augurio

per le strade, rinascita comunque

tra le fioriture ai bordi dei fossi,

rinascita dopo il buio del virus.

ICONA DA PINTEREST

2023

Ecco la Pasqua

Ecco la Pasqua di ulivi e ranuncoli

- Pasqua portata da una luna rosea

sorta sui colli e poi salita alta

come il vessillo di Cristo dipinto

da Piero della Francesca. Risplende

il sole del mattino che ridà

voce alle campane e riapre la rosa

meraviglia dei petali dei peschi.

IMMAGINE © BING/IA

2023

Sera di aprile II

Chiara e consueta è la sera, sperduto

il crepuscolo nel vento leggero.

All'orizzonte il diamante di Venere,

un cristallo purissimo, risplende.

Tu sei lontana, immagine orientale

nascosta oltre lo specchio della luna,

oltre i pioppi imprecisi di aprile,

eppure ardente come quella stella.

IMMAGINE © BING/IA

2023

Dolce luna

Dolce luna appiccicata a levante,

piena di luce sorridi a una nuova

Pasqua, al rosa rifiorire dei peschi.

Dolce luna che sovrasti gli ulivi

e noi che in questa notte diamo nome

alle stelle come pegno d'amore,

ci rammenti il paradiso perduto

e ci compensi con baci d'argento.

IMMAGINE © BING/IA

2023

L’aborigeno

Cammino con il mio passo, mi gusto

il percorso, mi fermo quando attira

la mia attenzione la poesia, quando

mi chiama da uno scorcio o da un cortile.

E quando vado a respirare lungo

il fiume, accarezzato dalla brezza

come una canna palustre, divento

io stesso elemento della natura.

E sono l’aborigeno che mappa

l'intero suo territorio e lo canta.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Perdute lettere

Il vento che attraversa i nostri sogni

porta brandelli di perdute lettere,

petali bianchi di ciò che scrivemmo

- pezzi di silenzio, lembi di oblio.

Non è autunno ma un'altra primavera,

sorgono nuovi fiori, anzi risorgono

e il dono del giorno è dimenticare,

riscrivere ciò che cancellò l'onda.

FOTOGRAFIA © JOANNA KOSINSKA/UNSPLASH

2023

Aprile, lungo il fiume

La nudità dell'inverno è un ricordo

- anche la torre ha indossato un cimiero

verde e lo replica nell'acqua azzurra

tra una selva di riflessi che schiantano

le lunghe bifore della centrale.

Il pomeriggio dolce di domenica

trascorre nella mitezza di aprile,

scorre lento come il fiume, leggero

sotto il sole, leggero come l'anima

che respira la bellezza dell'attimo.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Pomeriggio di aprile

Si accende il cielo sui campi di colza,

stendardo azzurro con nuvole bianche

- impagabile è l'emozione estetica,

sembra di galleggiare dentro un sogno.

E quando cala la sera, con passo

leggero di donna, tinge di rosa

il Resegone, apparso all'improvviso

come un totem dove si apre il paese.

FOTOGRAFIA © DAVID BARTUS/PEXELS

2023

Fiori di primavera per te

Guarda questi fiori di primavera:

non li ho colti per te, ma sono tuoi

- tuoi perché vivono e leggeri vibrano

alla carezza del vento che scende

dal lago e segue la verde corrente,

tuoi perché rivolgono il viso al sole,

cercano luce, cercano la vita.

Li ho guardati e li ho lasciati lì,

ti ho pensata: per questo sono tuoi.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2023

Al buio

Talora mi pongo davanti al buio

- sì, stelle, sì magari mezza luna,

o riflessi di fari di automobili

che tagliano la strada oltre la casa.

Siedo allora in un angolo tranquillo

e passo il giorno come in un crivello,

quasi che fossi cercatore d'oro.

E non so quel che cerco e che domando.

FOTOGRAFIA © ARIFUR RAHMAN TUSHAR/PEXELS

2023