2019
2019
La tramontana spazza il cielo e svela
i monti più lontani - spicca il Rosa
bianco di neve, qui occhieggia il San Primo
oltre il piano verde del Cornizzolo.
E come quel vento soffia talvolta
l’amore, sbatte porte, ridispone
il mondo in modo che noti le cose
come mai ti sembrava di aver visto.
2019
“Mi tramo, intrecciami”
BATTISTI-PANELLA, Allontanando
Così, preda delle tue belle mani
come un filo - ho già detto il rosso filo
dell'amore? - mi lascio da te intessere
e sono trama di tappeto, ordito
tu che guidi il passo della navetta
e disegni il tessuto con le nostre
due spolette abilmente intrecciandole.
2019
Come la luce che all’alba ridesta
le cose e le rinomina e le rende
nuovamente visibili, tu hai
rivelato ciò che mi rimaneva
segreto dentro l’anima: hai scavato
la vena d’oro del mio amore, l’hai
riportata alla luce e adesso splende,
risplende vivida sotto il tuo sguardo.
2019
Ora che non ci sei il letto è freddo
- l’alba irrompe con tutti i suoi cavalli
e i suoi marosi, con l’armata gialla
che incendia il levante e lascia stoppie.
Mi trova qui, sveglio con i pensieri
e la voglia di correre da te,
verso quel sole che sveglia autostrade
e cascine e si alza sulla tua casa.
Amare è guerra tra cuore e ragione.
2019
Si dissolve in cenere ormai il crepuscolo,
l’ultima brace è quasi impercettibile.
È già caduta gelida la notte
con le collane di luci, i riflessi
lucidano i binari e le vetrine.
Un altro giorno è passato sul mondo,
finirà presto nel grande schedario
della memoria: un giorno qualunque.
2019
Ho bevuto la luce della luna
ieri sera, mi sono ubriacato
del suo latte tra le architetture.
Chagall e De Chirico confondevano
i loro dipinti, García Lorca
e Leopardi mescolavano i canti.
Avrei voluto averti accanto, darti
un bacio al forte sapore di luna.
2019
“Noi siamo in ciò in cui ci manchiamo”.
JUAN GELMAN
Siamo presi in questo gioco di incastri,
rotelle di ingranaggi che permettono
all’altro di progredire, alla macchina
di funzionare con agilità.
Io e te, semplicemente, come archetto
e violino, perché soltanto insieme
sappiamo eseguire alla perfezione
l’armonico spartito dell’amore.
2019
“Ho scelto te” mi dice rispondendo
a un complimento. E io tra cento altri
e io tra mille altri emergo, fossile
che abbandona lo scisto, onda che sale
per arrivare infine al bagnasciuga.
“Ho scelto te” mi dice con la voce
dolce e sicura, e il cuore illanguidisce.
E questa attesa è il nostro segreto,
la chiave ben custodita, la piccola
moneta tenuta per amuleto.
Così siamo i soli depositari
di una verità, gli unici che al mondo
ne conoscano confini e dettagli.
L’intensità di questo sentimento
- il nostro attendere - addirittura
diventa superiore anche all’amore.
2019
“Beati coloro che coltivano
la voluttà dell’attesa”.
JEAN JOSIPOVICI, Citera
Io sono sempre l’uomo che ti aspetta
seduto sopra una panchina, pronto
con il suo mazzo di fiori e il suo cuore.
Ti aspetto qui tranquillo, senza fretta
e intanto osservo trascorrere il mondo,
sognando sui castelli dell’amore.
Dell’attesa ho fatto stato di vita,
desiderio che sfoglio tra le dita.
2019
a te, che sola sai
Questa poesia vale un colorato
biglietto per San Valentino - rosso
come l’amore, bordato di bianchi
ricami: una galaverna di baci
a circondare il mio cuore e il tuo cuore,
una collana di stelle d’oro e argento.
E poi naturalmente c’è una scritta
al centro, in bella grafia: «Ti amo».
C’è il mare nei nostri sogni - un mare
dove albeggia o tramonta la dolcezza
del giorno in mille frammenti di specchio
e nell’aria salmastra si respira
la bellezza del momento. C’è il mare
ma soprattutto lì ci siamo noi,
sopravvissuti ai gorghi, ritrovati
come le mezze anime platoniche.
Ti porterei al Duomo - entreremmo
dalla porta in fronte al Palazzo Reale.
Vivrei del tuo stupore dentro il bosco
di colonne, in quella primavera
di vetrate e di fiori luminosi.
Ti racconterei di quel mio ricordo
doloroso, di come nella luce
ritrovai me stesso - capirai allora
perché sarai lì: troverai nell’anima
nuda tutti i segni delle tue cure.
Traduco me stesso in un’altra lingua,
in un idioma misterioso che
non tanto i colti quanto più i sensibili
intendono - in esso il sole è un tuorlo
e la luna un disco di madreperla
e l’amore disegna le sue vie
tessendo fili rossi. Sono il poeta.
2019
“Ardente luna”.
PABLO NERUDA
Sei la mia luna e bruci nella notte,
e mi illumini con le tue pienezze
e mi tagli con l’affilata falce.
Sei la mia luna e mi accogli la notte
come una madre, come una dea bianca
i seni di latte, il corpo di luce.
Sei la mia luna e seguo i tuoi influssi.
2019
2019
Fiorisci come un croco a primavera,
un fiore nell'innevato deserto.
E ogni volta tu non sai la sorpresa,
non immagini quanto sia il piacere.
Appari all'improvviso con la tua
smania d'amore, con quel tuo sorridere
che spalanca orizzonti come un sole
che sorge dalle foschie dell'alba.
2019
2019
Un incantesimo di fiori rosa
sospeso nell’aria come una bolla
è la promessa della primavera
scrutata negli amenti dei noccioli,
nelle turgide gemme lungo i rami.
È ancora presto ma il dolce sentore
dei calicanti galleggia nel sole
del pomeriggio e l’inverno ci sembra
all’improvviso molto meno duro.
2019
"Même quand nous dormonsSì, quando dormiamo, persino allora,
nous veillons l’un sur l’autre".
PAUL ÉLUARD
E così c’è la neve stamattina
- tinge di bianco il risveglio e ridesta
l’anima bambina che vive dentro
e si rallegra dei candidi giochi.
La mente adulta invece si preoccupa
delle strade e degli appuntamenti.
Il cuore oscilla tra la meraviglia
della luce e la poesia dei fiocchi.
2019
L’allungarsi dei giorni è cosa buona,
è come la preghiera della sera,
l’haiku che si eleva verso il cielo
- quel velo arancione che lentamente
sfuma mentre già scoccano le sei
ha in sé l'annuncio della primavera
e lo sussurra dal dolce crepuscolo.
