lunedì 31 gennaio 2011

Sulle bandiere accese dal libeccio

Sentivo il tempo trascorrere lento
sulle bandiere accese dal libeccio.
lento nel pomeriggio di parole
e noia, nel volo alto dei gabbiani,
nel pallido danzare delle vele
ma troppo rapido per chi voleva
vivere nel momento, come noi.
Sognavo di inchiodare le lancette
del gigantesco orologio, di scioglierlo
come se fosse un dipinto di Dalí.
Ma nulla accadeva e lei si allontanava
nel flusso dei secondi inesorabile.


Maurice Empi, "La plage aux drapeaux"


2011

domenica 30 gennaio 2011

Sogni matematici

Adesso faccio sogni matematici,
viaggio in treno e con la matita traccio
segni di probabilità e statistiche,
calcolo percentuali sulla carta.

Dov'è finita quella tua presenza
che urgeva come un grido nella notte?
Dove hai ripiegato le tue ali d'angelo?
Dove hai nascosto i tuoi lunghi capelli
nel cui sipario recitavi assorta?

Comunque, anche questa volta, al risveglio
il risultato non era attendibile.

 

Weiss, “Square No. 19

 

2011

sabato 29 gennaio 2011

I deboli fili del nostro ordito

Le sere che scavavano nei cuori
ci conducevano nella cupezza
- perché ai giovani la malinconia
così spesso è compagna? Non dovrebbe
essere un’allegra spensieratezza
la sposa dei loro giorni felici? -
Il tempo già scorreva, rovesciava
sabbia nella clessidra, recideva
i deboli fili del nostro ordito.
Io la abbracciavo e già passavo oltre,
la stringevo e andavo solitario
su vie dove si allungava la sua ombra.

 

Fotografia © Bigbonton

 

2011

venerdì 28 gennaio 2011

E volteggiavo con lei lungo il nulla

Mi faceva impazzire l'espressione
imbronciata che indossava nel sonno,
una bambina cui la madre neghi
il capriccio dell'ennesima bambola.
Rimanevo a guardarla: il luminoso
biancore della notte era la luna,
erano i fanali del lungomare
erano quei suoi sogni che sognavo.
Indossavo i suoi seni germoglianti
e volteggiavo con lei lungo il nulla,
sugli impervi sentieri dell'inconscio
avvolgendola nel mio abbraccio dolce.


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Fotografia © White Love


2011

giovedì 27 gennaio 2011

Sulle altalene rosse della sera

Spingevo lei e il suo cuore di ragazza
sulle altalene rosse della sera
quando l'aria sapeva di pulito
e il cielo scivolava tra le dita
come un velo di tulle. Le sue risate
erano piccoli chiodi a sigillo
dell'amore, bruciavano nell'anima
cauterizzando antiche ferite.
La cicatrice che avrebbe lasciato
lei ancora non c'era, spensierati
camminavamo mano nella mano
ascoltando la notte che cadeva.


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Fotografia © Faccialibro Tales


2011

mercoledì 26 gennaio 2011

Avanzava leggera nel suo crawl

A me piaceva guardarla nuotare,
entrare in acqua con passo sicuro
e poi tuffarsi nell'acqua smeraldo.
Avanzava leggera nel suo crawl,
sembrava una libellula in volo
sulla cresta schiumosa delle onde.
Raggiungeva le boe e poi tornava,
sul bagnasciuga il corpo di sirena
gocciolava di sale e seduzione:
Afrodite mi si sedeva accanto,
le piaceva parlare del colore
del mare al largo, come un suo segreto.


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Fotografia © Coach Max


2011

martedì 25 gennaio 2011

Il cuore in gola dell’ottovolante

Il luna park girava su se stesso,
la stordiva la musica dei giochi,
il cuore in gola dell'ottovolante.
Quella sera il suo bacio era di sale,
la sua fragilità una nuova faccia
uscita sul dado del nostro mondo.
In quel momento il mio amore era all'acme,
danzatore che balla sulla cima
di un crinale ignorando che dovrà
scendere un giorno o l'altro da lassù.
La tenevo sottobraccio, sentivo
il suo dolore come fosse il mio.

 

Fotografia © David Sanger

 

2011

lunedì 24 gennaio 2011

Riflessi mi abbacinavano gli occhi

Nello sbiancare salmastro dell'alba
raccoglievo conchiglie e riflessioni
abbandonando il suo sonno biondo
alle lenzuola rigonfie di sogni
come l'osso di seppia trasportato
a riva dall'ultima mareggiata.
Isolarsi per più appartenersi,
essere l'uno dell'altra, lasciarsi
portare come legno dai marosi.
Pensavo e respiravo l'aria secca,
riflessi mi abbacinavano gli occhi
- così anche la mia mente era abbagliata.

 

Fotografia © DR

 

2011

domenica 23 gennaio 2011

Il peso della gioventù era un sasso

Evaporava il gusto della notte,
le luci vivide del lungomare
galleggiavano nella sua aranciata,
iridavano nelle goccioline
minute del mio bicchiere di birra.
Il peso della gioventù era un sasso
posato sul declivio delle anime,
lì lo lasciammo parlando in sospeso
dei giorni del domani come se
non a noi appartenessero ma ad altri
due come noi seduti a quel tavolo.
Non sapere quel tempo ci costò.


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Fotografia © Santino’s Bar


2011

sabato 22 gennaio 2011

Sapevano di shampoo i suoi capelli

Il neon verde tingeva la veranda,
un quarto di luna affettava il cielo
in nuvole leggere come piume.
Si dondolavano i nostri discorsi,
andavano al di là dei cruciverba,
incasellavano carte da gioco
e quelle carte erano i nostri giorni,
breve passato narrato alla notte.
Sapevano di shampoo i suoi capelli,
respiravo il verde aroma di mela
e mi chiedevo se adesso baciarla
sarebbe stato saltare nel vuoto.



Dipinto di Steve Hanks


2011

venerdì 21 gennaio 2011

Distrattamente l’oscura ragione

Seguivamo il paziente veleggiare
del vento, il corso leggero del tempo.
Il suo costume di Lastex rubava
i colori del cielo al tramonto,
i suoi occhi padroni del mio amore
mi scrutavano dentro - forse l'anima
ancora traspariva dentro i miei.
Distrattamente l'oscura ragione
si intrufolò tra noi, prese i discorsi.
Sulle sue gambe nude disegnavo
righe di sabbia e sapevo – sapeva -
che eravamo perduti, ormai divisi.

 

Fotografia © Salvador - Bahia – Brazil

 

2011

giovedì 20 gennaio 2011

Il gioco accelerato di endorfine

Le rubavano il cuore le risate
dei ragazzi con la chitarra e il bongo,
io seguivo la musica volare
nell'aria con le sue ali di libellula,
il plettro che danzava sulle corde.
Dentro di noi il rubino del tramonto
dipingeva riflessi e chiamavamo
amore quell'euforia dolce e nuova,
il gioco accelerato di endorfine.
Scese la spuma della sera, il vento
ci bruciava la pelle, bruciava
di più il bacio rimasto sulle labbra.

 

Paul Milner, “Day dream II”

 

2011

mercoledì 19 gennaio 2011

Nel tramonto di gennaio

“Una sera di nubi rosa e azzurre...”
  ATTILIO BERTOLUCCI, La capanna indiana

Con dolcezza infinita il giorno spegne
le sue braci spargendo acqua gelata
sulle braccia dei tigli, nude e nere,
protese verso un orizzonte vago
dove l'inverno continua a regnare.

Ma in quelle lande illusorie, in quei fiocchi
corallini sospesi nella luce
che lentamente si scioglie nel buio,
come chi interpreti le antiche rune
leggiamo già il nome dei fiori nuovi.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

martedì 18 gennaio 2011

Caso identificato tra miliardi

Era d'estate e il sogno si versò
in strada, prese sembianze di sole
tornato a splendere dopo la pioggia.
Lei camminava come una dea, i seni
la spingevano avanti, verso me.
Il saluto scambiato era già inciso
nel tempo, era già scritto nelle stelle,
caso identificato tra miliardi
giunto a sconfiggere teorie del caos:
io e lei e l'azzurro del cielo a sancire
il nostro amore fiorito quel giorno.

 

Odilon Redon, “La nascita di Venere”

 

 

2011

lunedì 17 gennaio 2011

La rosa di gennaio II

Fiorisce già la rosa di gennaio
e spinge il cuore dell'inverno oltre
i lampioni gialli della nebbia.

I presagi di neve si dissolvono
come parole affidate al maestrale,
lasciano tracce sui monti lontani.

Il merlo grasso fruga tra gli arbusti,
presto ritroverà le viole e il becco
trasporterà fuscelli per il nido.

E primavera sboccerà nei cuori.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

domenica 16 gennaio 2011

Foschia

Mi depuro del mio nulla consunto
osservando da questo belvedere
il quieto vivere del panorama.

È la solita diga che raccoglie
acque e le convoglia, è il solito ponte
che unisce due sponde e due province.

Oggi la novità è questa foschia
che applica il suo effetto gouache al paesaggio.
E i pensieri si perdono nel grigio,
abbandonano i loro labirinti.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

sabato 15 gennaio 2011

Resti con me

Resti con me e non ti dissolvi mai,
non sbiadisci come una cartolina
lasciata al sole di una cristalliera,
non svanisci, non ti trasformi in nulla.

Ma continui a guardarmi, mi sorridi,
riempi della tua forma il mio cuore,
lo colonizzi come fa un esercito
e ci pianti le tue insegne, amore…

Immagine © Love XL

 

2011

venerdì 14 gennaio 2011

Notizie di te

“Tutto è sospeso come in un’attesa.”
CAMILLO SBARBARO

                       
Mi recheranno notizie di te
i due ragazzi che ho inviato sul posto:
mi diranno che casa tua è cambiata,
racconteranno del moderno intonaco
e delle stanze dipinte di fresco.

Saprò della tua vita e dell’amore,
saprò di te che cos’ha fatto il tempo.
Domani sera, quando torneranno,
magari dopo aver fatto l’amore
in quella camera che dà sul mare.

Ma non sarà vero niente, perché
ho inviato quei due che eravamo allora.

 

Ginger Cook, “Déjeuner sur la Cote d’Azur II”

 

2003

giovedì 13 gennaio 2011

La fiaba del tramonto

La fiaba del tramonto sulle ville
a sud accende un cielo di benzina
e bioccoli di nuvole si impigliano
agli scheletri nodosi dei tigli.

Il gregge migra lento verso ovest
andando sui tetti bianchi di neve.
E tu guardi estasiata lo splendore,
la bellezza che diventa visibile.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

mercoledì 12 gennaio 2011

Il pettirosso in garage

Il pettirosso entrato di soppiatto
cerca tra gli scaffali del garage
insetti presi dalle ragnatele
- il ghiaccio fuori rende duri i prati.

Ora zampetta allegro sulle agende
con le poesie di quando ero ragazzo,
non ne ricava nulla: non sa che
farsene di tutto quel mio amore.


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Fotografia © Chris Sharratt


2011

martedì 11 gennaio 2011

Icaro

Volava troppo in alto il mio amore
e si è bruciato le ali modellate
in molle cera dalla gioventù.

Tu eri il sole, il bellissimo mio sole,
l'astro cui intorno orbitavo - non vidi
che quella tua sfolgorante bellezza
mi consumava: come la falena
continuavo a librarmi sulla fiamma.

Precipitai, quale un angelo illuso,
e tu restasti a splendere lassù.

 

Disegno © Boney

 

2011

lunedì 10 gennaio 2011

Come un’onda

Ascoltavo i miei sogni fischiettare
nel mattino terso o forse era solo
l'uomo del camion della spazzatura
che faceva il suo giro.
                        Fatto sta
che mi giravo nel letto e tu eri
lì (sognavo, ricòrdatelo bene).

Fuori le trine dell'alba salivano
a rivestire il mondo, dentro me
passavi come un'onda e ingarbugliavi
il gomitolo dei pensieri, tanto
che mi svegliavo e non c'eri più.


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Fotografia © Zixpk


2011

domenica 9 gennaio 2011

Il fiore del ricordo

Piove. si disperde un cielo barocco
sulle rive aride di mezzo inverno.
Il fiume scivola gonfio di nuvole,
veloce come il tempo, come i giorni.

«Io scorderò la luce» disse Emily
al suo cuore ma neppure lei stessa
lo credeva: rimase a coltivare
dietro la porta il fiore del ricordo.

Io, come lei, ebbro e stordito d'amore,
non mi rassegno a cedere all'oblio.


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Fotografia © Daniele Riva

2011

sabato 8 gennaio 2011

Mattina di pioviggine

Nella pioviggine il giorno è immobile
–  gatto di marmo sopra il davanzale –
nella foschia noi sappiamo distinguere
il piccolo scatto che fa un secondo,
il volo rapido di una colomba,
la luce rossa di un’auto che svolta,
il tonfo di una goccia nella pozza.
E ci basta, stamattina, per vivere.


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Chrys De Dier, Passing”


2011

venerdì 7 gennaio 2011

A passo di gallo

Tramonta il sole: colore di pesca
dietro i pini – ricordo Roma, luce
diffusa lungo la Via Casilina,
la stessa immagine, stessa impressione.

A passo di gallo avanza il crepuscolo,
un altro giorno viene inscatolato:
oggi ci metto l’etichetta azzurra
della serenità e come sigillo
il bacio pallido nella foschia.


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Anna Keen, “Colosseo e pini di  Roma”


2011

giovedì 6 gennaio 2011

La calza della Befana

“La dolcezza mi riprende
questo vedere solo in te la fine
di ogni mio desiderio”.
ALESSANDRO PARRONCHI

Viene a riempire le mie calze rosse
la Befana, a mettere dolciumi
e torroncini, ma io voglio te.

E stringo tra le mani caramelle
che non avranno mai la tua dolcezza:
io sogno le tue labbra e la tua pelle.

Così lontano se ne va l’amore
e più vicino sento il desiderio
frusciare come una carta dorata.

 

Fotografia © BlogMamma

 

2004

mercoledì 5 gennaio 2011

Eclissi parziale di sole

C'è un'alba rosa sui tetti di brina
ad accogliere il sole mezzo nero
- la perla nel suo scrigno di velluto,
nel suo velo di raso e di organzina.

E il già povero mattino d'inverno
passa in quel filtro che atterriva popoli:
non sto a scagliare dardi verso il cielo,
guardo attraverso il vetro affumicato
questo lento passare della luna.


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Fotografia © L’Eco di Bergamo


2011

martedì 4 gennaio 2011

360 gradi

(Nord)
La neve rosa della Grigna luccica
nel sole che sormonta il lago e sale.

(Ovest)
Le grandi fabbriche nel gelo fumano
respirando, oltre la ferrovia.

(Sud)
La foschia passa nel viale alberato
e dipinge acquerelli azzurri e grigi.

(Est)
Sulla salita c'è appeso un foulard
di leggera seta gialla, il cielo.


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Fotografia © People First


2010

lunedì 3 gennaio 2011

L’opinione pubblica

“Vi sono dei secoli in cui l‘opinione
  pubblica è la più cattiva delle opinioni.”
  NICOLAS DE CHAMFORT

Soldati vigilano con i mitra
la sabbia e il sangue, il petrolio e le fiamme.
Gli editoriali scuotono i lettori,
le condanne sono state eseguite.
Il mondo ha solo la memoria breve,
dimentica in fretta tutti i disastri.

Ora l’amore non è altro che sesso
scambiato in fretta sui videofonini,
smerciato sulle reti informatiche.
E i finti ipocriti si scandalizzano
nelle vetrine dei telegiornali
che vendono solo morbosità.

Credevamo cambiasse tutto quanto
quel giorno triste e nero di settembre.
Invece famelici e sorridenti
sciacalli rincorrono le tragedie
con il compiacimento delle belve:
“Signora, che cosa prova? Mi dica…”


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Fotografia © Blooloop


2007

domenica 2 gennaio 2011

Al 2011

Il nuovo calendario ora è sul muro:
veduta illuminata di Manhattan.

Qui è un'alba di brina e nuvole basse
che simulano isole nel cielo.
In questo azzurro che ci porti, nuovo
anno, inscrivo i miei sogni e le speranze.

Tu sii benevolo, Duemilaundici:
sorridimi come questa mattina.

 

Fotografia © Jana Vonurkova

 

2011

sabato 1 gennaio 2011

Per l’anno nuovo

Vorrei delle speranze che si avverino
e desideri che si esaudiscano.
Vorrei preghiere che vengano accolte.
Vorrei per me, ma anche per gli altri.
E vorrei pace per il mondo intero,
e giustizia: questo vorrei, anno nuovo.

 

Fotografia  © Ilier Yoldas Com

 

1998