venerdì 31 ottobre 2008

Ritorno in città

Ho ritrovato la città guardando
i fili del tram, come fa la rondine
per ritornare al nido abbandonato.

Ma adesso lontana è la primavera
e ho calpestato le foglie d'autunno
stringendomi nel bavero rialzato.

Le nuvole promettono altra pioggia
per lucidare l'asfalto consunto.


Fotografia © Daniele Riva


2007

giovedì 30 ottobre 2008

Nella pioggia di ottobre

Le foglie gialle come uccelli in volo
nel cielo alabastrino della pioggia
planano alte sopra il lungomai
- oltre la verde ringhiera non s'aprono
dune di sabbia, non si estende il mare.

Le nuvole sui colli si incupiscono
su tetti di case, su campanili
e minacciose migrano seguendo
il vento che spoglia chiome di tigli.

Cammino sotto l'ombrello, tenendo
stretta al mio fianco la malinconia.


Fotografia da Pinterest


2007

mercoledì 29 ottobre 2008

Alba d'autunno

Mimetizzato nel primo mattino
l'autunno è una nebbiolina leggera,
un raggio di sole che filtra e sveglia
alla vita le cose, quelle foglie
oramai rosse, canne di bambù
accatastate, gocce di rugiada
appese ai fili d'erba, a ragnatele.
Tutto alla luce del giorno rinasce.


Fotografia © Daniele Riva


1999

martedì 28 ottobre 2008

Sera d'ottobre, osservo il cielo

Sera d'ottobre, osservo il cielo scuro,
le stelle luminose sono punti
segnati a gesso sopra una lavagna.

Sbuccio castagne arrostite che tengo
in una mano e le mastico piano
- lentamente, con dolcezza, la sera
scorre. Nell'aria c'è odore d'autunno.


Fotografia © Daniele Riva


2007

lunedì 27 ottobre 2008

Notte senza luna

La notte senza luna accende i fuochi
ed i lampioni gialli della diga.
Salgono alte le faville brevi
dei caldarrostai ed il cielo è nero.
Il freddo si è portato via la nebbia
che al pomeriggio velava la valle.
Ora, nel buio, splendono rosari
su colline inghiottite dalla sera.
Perdersi con lo sguardo dentro il nulla
è ritrovarsi vivi accanto al fuoco.


Fotografia © Tom Swinnen/Pexels


2005

domenica 26 ottobre 2008

Notte di ottobre

Lascio che la notte dolce mi avvolga
con il suo abbraccio quasi femminile.

Mi inebrio di questi odori d'autunno,
respiro l'aria che si è fatta fresca
e guardo le stelle lassù, splendenti
nel novilunio, gli aerei che si perdono
lontano, lungo invisibili rotte
che cuciono levante ed occidente,
fili di ragno nell'oscurità.

Gli amici parlano già di altri giorni,
sorrido e condivido il loro umore,
allegro come luci di Natale.


Max Ferguson, "Reservoir nocturne, 1986"


2007

sabato 25 ottobre 2008

Nel bosco d'ottobre

I castagni rovesciano da scrigni
verdi irti di punte i loro tesori:
non è data gioia senza dolore.

Un tonfo sordo risuona nel bosco
silenzioso di tanto in tanto come
un vago scricchiolare di giunture.

E l'autunno colora d'oro e bruno,
di carminio e di giallo le colline
aspettando la nebbia che tutto celi.


Fotografia © Daniele Riva


2003

venerdì 24 ottobre 2008

Al ricordo

Rivélati nel cuore del giardino,
illumina questi giorni d'autunno
con la tua forza inebriante, ricordo.

Risplendi più dell'oro delle foglie,
ardi più del rosso manto dell'acero,
stupisci più del fungo in mezzo all'erba.

Perché sei l'emozione che divampa,
perché rinnovi antiche sensazioni
e quindi canti un'intensa poesia.


Laurie Maitland, "Canzone d'autunno"


2005

giovedì 23 ottobre 2008

L'ultima regina del giardino

L'ultima regina del giardino
è uno splendore rosa tra le spine.

Ma api e scarabei più non la visitano
e il sole che la bacia è un fuoco pallido.

La sua opulenza è vana nell'autunno
ed il suo polline non darà miele.

Come l'amore che si versa invano
e seccherà sul ramo solitario.


Fotografia © Daniele Riva


2008

mercoledì 22 ottobre 2008

Il pasto dei gabbiani

La luce che discende dalla valle
ha sentore di terra e di castagne.
I gabbiani invece seguono il tanfo
della discarica - l'hanno prescelta
come la loro mecca quotidiana.
Scendono dal Lario , dalle pescose paludi
dell'Adda al facile pasto. Cominciano
a somigliarci anche gli animali...

Ma il pettirosso che torna dal fresco
fruga con il becco le foglie secche:
ogni piccolo seme, ogni lombrico
ha il gusto semplice della speranza.


Peter Hutchinson, "Una dozzina di gabbiani"


2004

martedì 21 ottobre 2008

L'albero

“Forse quanto è possibile è accaduto
  ma da te si rigenera l‘attesa.”

  MARIO LUZI, Continuità
Conosci la mia stanca solitudine
e l’inferno che chiamo paradiso;
se tu accosti all’orecchio la conchiglia
mi puoi carpire il cuore, amica mia.

I miei ricordi sono neve fredda:
a primavera si sciolgono al sole
e poi ricadono quando l’inverno
torna, mi coprono come un mantello.

Io dico che mi alimentano, tu
tormentando la ciocca biondeggiante
della tua timidezza, che distruggono
i miei giorni con pazienza di tarlo.

Vuoi convincermi a rinascere in te,
mostrandomi la via, la redenzione:
dimenticare, dici, per costruire,
come l’albero quando poti i rami.


David Lorenz Winston, "Solitudine"


2023

lunedì 20 ottobre 2008

Cuore di rubino

E vado collocando i miei pensieri
come tessere di un grande puzzle.
Vorresti dire incastonarli
come pietre preziose, ma non è.

Solo l'amore, soltanto l'amore
potrebbe essere cuore di rubino,
ardere a lungo nelle notti buie.

Ma io l'ho vista andare via leggera
nelle pozze giallastre dei fanali
e sentivo ancora nella mia mano
il fugace contatto della sua.


Anna Flores, "Abbracciando la felicità"


2008

domenica 19 ottobre 2008

Dove non cresce l'erba

a L.
Il tuo nome evoca gli antichi sogni
e ricordo ancora un tramonto di maggio
e tu, bellissima, mi eri vicina,
una madonna rinascimentale.

Io ti ho portata in cuore lunghe notti
di veglia, ti ho usata per combattere
l'ansia che mi assaliva e superarla.

Adesso il tempo ha cancellato i sogni,
non sei che un fuoco spento dentro l'anima:
resta il segno dove non cresce l'erba.


Mark Spain, "Tramonto sulla spiaggia"


2005

sabato 18 ottobre 2008

Poster di Venezia

"Bei colori veneziani, bagnati,
  per crepuscolari affreschi.”

  GHIANNIS RITSOS
Venezia mi seduce nel tramonto
con le gondole e i pali per l’attracco,
il campanile di San Marco intriso
di luce come a pitturare il cielo.
E tutti i miei ricordi si risvegliano
in quel poster, Carnevale di maschere.
Tra quelle bautte incede anche la mia
gioventù timida e ingenua, si aggira
a sera, ubriaca di malinconia.


Fotografia © Inge GG/Pixabay


1996

venerdì 17 ottobre 2008

Passo delle cicogne

Scruto nel cielo di Levante se
passino a coppie le cicogne bianche
- ieri le ho viste sorvolare il fiume,
puntare verso i camini del Nord.

Ma nell'azzurro pallido di ottobre
galleggiano soltanto fiocchi bianchi
e volano i corvi in larghi cerchi.
Sotto, l'autunno colora le foglie.


Fotografia © Borzui


2008

giovedì 16 ottobre 2008

La via del ricordo

La mente ha questi lucidi ritorni
- quello che volevamo è perduto
ma rimane sul greto inaridito
della memoria. Salgo alle sorgenti,
ridiscendo tra i rovi del passato
per riscoprirti ed essere con te.

Lo so che quella notte con la luna
a occhio di gatto prendemmo due strade
differenti, ma la via del ricordo
non è tortuosa, si disegna piana
sulla mappa che unisce ieri ad oggi.


Henri Silberman, "la passeggiata del poeta"


2008

mercoledì 15 ottobre 2008

Nel circo della memoria

E ballano i domani e gli oggi sognano,
in una frase impregnata di nulla
come occhi di sonno i tempi concordano.
Gli orsi danzano mentre i pagliacci
sotto il tendone a strisce tristi piangono
e i fili tendono un’equilibrista
nel circo della memoria tornato
a cantare come un gallo al mattino.


Georges Seurat, "Il circo"


1993

martedì 14 ottobre 2008

Miopia d'amore

Le notizie che giungono per voce
hanno il sapore antico dei paesi.

Di te ho saputo parole perdute,
i voli rarefatti della sera.
E nel tramonto ho riempito i vuoti
con tessere minute di mosaico.

Ma il tempo, la lontananza rimangono
e sfuocato risulta il tuo dipinto.
Agli occhi ho aggiunto la miopia d'amore.



Salvador Dalí, "Il volto di Mae West"


2008

lunedì 13 ottobre 2008

Ho ritrovato Anna

Ho ritrovato Anna tra la gente
della sera - apparsa nell'incanto
dell'Adda, il suo sorriso una carezza
ai miei sogni bicchieri frantumati.

Ed i nostri discorsi si appoggiavano
alle colonne, al vento di ottobre
che trascinava via le foglie secche
come aveva diviso i nostri giorni.

I suoi guai rotolavano lenti,
sparivano tra i riflessi del fiume.
Il tempo non esisteva ormai più,
era una fiammata gialla nei boschi.


Fotografia © Daniele Riva


2008

domenica 12 ottobre 2008

Sera di ottobre

Andare, esili figure del nulla,
nel cielo cristallino della sera.
Rimpiangere l’estate come un frutto
maturo ormai buttato tra i rifiuti.

E sentire il calore della giacca,
dire che è soltanto il cuore che batte,
mentre la luna si inerpica gialla
avvoltoio notturno senza tempo.

E così ci meraviglia la guazza
sui vetri dell’auto quando usciamo
e troviamo nel buio luci rosse
di stop e piccole speranze accese.


Sung Kim, "Passeggiata notturna"


2005

sabato 11 ottobre 2008

Peschiera, 10 ottobre

Sul lago lunghe scie tremolanti
le insegne dei ristoranti e le luci
degli imbarchi, i lattiginosi neon,
i segnali colorati e intermittenti.

Sul lago nero immerso nel buio
scompaiono tutti i pensieri e c'è
soltanto quest'acqua calma del Garda
così simile al fiume dell'oblio.



Fotografia © Daniele Riva


1988

venerdì 10 ottobre 2008

La promessa della sera

Si accende la promessa della sera
alla finestra riempita di cielo.

Diventa d'oro ai guizzi del tramonto
questa mia terra di laghi e colline.


Fotografia © Daniele Riva


2008

giovedì 9 ottobre 2008

Alba di ottobre

Il primo treno sorprende il mattino
nel pallido biancore della luna.
Una lama di luce taglia l'est,
i galli intonano il loro alleluja.

Lontano, sulla strada, il fanalino
del turnista procede verso casa.
Il sonno che gli pesa dentro gli occhi
svanisce dai miei con il caffè caldo.


Fotografia © Jonathan Petrsson/Pexels


2008

mercoledì 8 ottobre 2008

Il cielo

Quando ho scoperto il cielo già nuotavano
le svelte nubi della fantasia.

Le scorsi dietro bifore e vetrate
e finestre di case ed inferriate.

Lo lasciai smorire nei tramonti
e riempirsi di stelle tremolanti.

Ma non lo vidi più bello di quando
tu, additandolo, mi dicesti amore.


Fotografia © Daniele Riva


2008

martedì 7 ottobre 2008

Ti vedo come sei

Ti vedo come sei sognando mondi
adesso che ti siedi e guardi intorno
con gli occhi chiari ed i capelli biondi.

Ti vedo come sei anche se ometti
parti di te nei silenzi, in parole
che pronunci a significare altro.

Ti vedo come il cieco che non vede
le foglie gialle staccarsi dal ramo
ma ne distingue il volo e la caduta.



Mary Calkins, "Rami lirici"


2007

lunedì 6 ottobre 2008

Tu e la luna

La luna gialla che divide il cielo
con la sua lama affilata di ottobre
ti somiglia più di quanto tu creda.

Così presente ma così lontana
inargenta le notti come tu
fai con i miei sogni fuori dal tempo.

Tu e la luna, la stessa faccia scura,
la stessa faccia chiara dell'amore.



Gurdish Pannu, "La luna e lei"


2006

domenica 5 ottobre 2008

Matasse

La vita è un dipanare matasse:
perdonami se ti ho dimenticata.

Ho trattenuto il tempo tra le dita
ma al pari di un elastico è seccato.

Ed io credevo ancora fosse sabbia
e che il vento leggero lo cullasse.

Rimango solo, come in quel mattino
quando guardai il mare e tu eri partita.


Roy Lichtenstein, "Gomitolo di spago"


2007

sabato 4 ottobre 2008

La calda poesia dell'autunno

Sciaborda il lago con voce di sole.
Seduta sulle antiche pietre tu
sfogli la calda poesia dell'autunno.
La brezza soffia lieve e ti accarezza
le spalle ancora nude offerte al giorno.

Un gabbiano passeggia solitario
sul muro tiepido del porticciolo:
ne osservi il becco arancione, il piumaggio
e ne invidi la libertà infinita.


Edward Cucuel, "Le vele"


2008

venerdì 3 ottobre 2008

Sera d'autunno

Musica di sassofono nell'aria
e virtuosismi jazz al pianoforte,
la sera scivola via come un foglio
di carta infilato sotto la porta.
Nel cielo buio svanisce il ricamo
disegnato da un aereo, i pipistrelli
cuciono voli a ricordare il caldo.
Ma già le foglie diventano gialle,
chiazzano il prato dove i funghi spuntano
come piccoli ombrelli nella pioggia.


Max Hayslette, "Pomeriggio sull'isola II"


2007

giovedì 2 ottobre 2008

Caligine

Hanno tagliato il pino delle rose
- ricordi i centrotavola a Natale? -
adesso il paesaggio è cambiato ancora
nella caligine della mattina.

I treni vanno oltre la sbarra a righe
e i sogni mutano come serpenti,
come l'amore si scioglie nel tempo
per tornare se volti la clessidra.

Sulle labbra ho il sale delle tue labbra.


Jean Miele, "Montagne nebbiose"


2008

mercoledì 1 ottobre 2008

Una foglia

Una foglia staccatasi dal ramo
è caduta sul tavolo di pietra
dileguando l’azzurro della sera.
È stato sufficiente per pensare
a te, per risentire la tua voce
dire del tempo, di come ci sfugga.

Una ragazza risale leggera,
i suoi passi cadenzano il mio cuore,
dettano i ritmi della gioventù
e spalancano abissi al desiderio:
vorrei volare libero lassù,
abbandonarmi a giochi di correnti
come il gabbiano che torna sul lago.

Non resta più nulla, solo il silenzio
che vive del crepuscolo e disegna
la tranquillità di questo mio eremo
dove rifugio la malinconia.

Prendo la foglia, l’abbandono al vento,
che la porti a disciogliersi nel fiume.


Fotografia © Daniele Riva


2003