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martedì 12 settembre 2023

Un’ombra nuda

Nell’oscurità della stanza un'ombra
leggera scivola come uno spettro
- il mattino dipinge cieli e nuvole
sui vetri delle finestre lasciate
spalancate, l'estate già declina.

È un'illusione? È un gioco di riflessi?
Ma il bagliore improvviso dello specchio
lo conferma: è un'ombra, è la tua ombra nuda.



FOTOGRAFIA © JULIA KUZENKOV/PEXELS

2023

martedì 1 agosto 2023

Suite marina (III)

Ma resti l’ombra come era ombra lei
e un cielo di nuvole si raccoglie
dove la terraferma piega, dove
si scrissero altre storie e altre attese.

Oltre i grandi massi del frangiflutti
cade l’ultima luce del crepuscolo.
E la tua assenza – ossimoro spietato –
è un vuoto che pesa come quei sassi.



FOTOGRAFIA © SIDHARTHM/PIXABAY

2023

sabato 8 luglio 2023

Puro pensiero

Non hai una forma, sei puro pensiero,
sei come il raggio di luce che svela
pulviscolo nell'aria della stanza.

E l'ombra - forse meglio la penombra -
ti accoglie con il suo gioco di luci
a seguire i movimenti del vento.

Così sei sempre tu, sei sempre qui.



FOTOGRAFIA © AMY/FLICKR

2023

domenica 21 marzo 2021

Il fantasma di un’ombra

Di malintesi spazzati via faccio
un falò - la mente lavora, elucubra,
costruisce sul niente i suoi castelli
di sabbia, li eleva nell’aria, erige
torri di Babele che al primo vento
crollano. E per fortuna, mi dico,
con il rimpianto di aver dubitato
inseguendo il fantasma un’ombra.



FOTOGRAFIA © AMY/FLICKR

2021

sabato 15 febbraio 2014

Dov’è l’ombra?

Dov’è l’ombra? Dov’è adesso la sua
fontana che zampillava azzurra
nel ricordo? La sua forma mutevole
si cancella, diventa vago fumo
mentre gli anni trascorrono, consumano
i giorni ammassandoli a decine,
accatastandoli nel magazzino
del cuore, prove di avere vissuto.

 

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FOTOGRAFIA © CARYN DREXL

 

2014

domenica 2 settembre 2012

La mia ombra

La mia ombra che attraversa un ponte - sagoma
stampata su boscaglie di robinie,
monaco in cammino su un quadro cinese
ritagliato dal rame - meglio poeta
in cammino per ritrovare sé,
per riconoscere il mondo e il suo cuore.

Adesso cambiamo la prospettiva:
quale sole proietta la sua luce
perché la mia ombra risalti nel verde?


Zen

REN ADAMS, “ZEN PILGRIM”


2012

martedì 29 maggio 2012

Totem

Le lunghe ombre del mattino totem
sulla via e noi aste di meridiane
che desiderano segnare ore
felici e non sanno se la giornata
sarà d'oro o di pietra - camminiamo
con passo incerto verso il treno che
ci condurrà al cuore della metropoli,
alla bianca poesia di Piazza Duomo,
lasciando all'asfalto quei nostri spettri.


FOTOGRAFIA © KENT MATHIESEN

2012

venerdì 13 maggio 2011

Passi

Ho seguito i tuoi passi lungo il tempo
- erano i miei che seguivo in realtà,
che come un'ombra ti stavano dietro.

È una metafora che amo molto,
la trovi spesso nelle mie poesie
- investigando te investigo me.

E tu lontana vai sotto la pioggia,
io seduto guardo piovere forte
ma sono lì dietro l'ombrello rosso...

 

Jack Vettriano, “Mad Dogs”

 

2007

giovedì 16 dicembre 2010

L’ombra che trascorre

È l'interno di una conchiglia il cielo
e le colline alghe nere portate
a riva dalla tempesta notturna.

Il pensiero che si fa strada urla
che in qualche parte di questo universo
fiorisce il tuo sorriso nel mattino.

Ma adesso già mi chiamano al lavoro
nel covo bianco dei termosifoni:
come sempre sei l'ombra che trascorre.


image

Patricia Bardes, “Rainy morning in Paris”


2010

sabato 30 ottobre 2010

Amore o ombra?

Amore o ombra? Le parole tacciono.
Affiorano talvolta dalle lettere
dimenticate oramai, legate
con un nastrino rosso - asterischi
tra le righe punteggiano il passato.

È l'ombra dell'amore che rimane,
il cono senza luce che nasconde
quello che contiene per rivelare
lo splendore di ciò che resta fuori.

Amore o ombra? So che ti ho perduta
perché non sono riuscito a distinguere.

 

Fotografia © Secret Unique

 

2008

lunedì 14 giugno 2010

Visione

Dove l'ombra dispone le sue mani
a inglobare tesori, per un attimo
- un intenso brevissimo baleno -
è avanzata leggiadra la visione.
Sorpreso ho continuato ad osservare
ma già nei territori del ricordo
ormai viaggiava, tornava alle lande
da cui era giunta, la tua immagine.



Francis Coates Jones, “Young woman in the garden”

2010

mercoledì 31 marzo 2010

Eccola lì l’ombra

Eccola lì l'ombra: viene dal sole
e fuggevole gioca con la luce.
Io che ancora sogno le sue carezze
mi perdo nell'incendio della sera.
Poi verrà la luna del Venerdì Santo
e tutto si cancellerà nel buio,
solo le fiaccole della Via Crucis
illumineranno la notte scura.
Ma allora l'ombra sarà scivolata
un'altra volta in un cono d'oblio
e non la cercherò se non nell'ultimo
abbraccio dorato di un tramonto.
 
Fotografia © Theo Peekstock

2008

domenica 14 settembre 2008

Autunno senza primavera

Muori ogni giorno nella mia memoria,
svanisci come le foglie sul ramo
in un autunno senza primavera.

L’ombra che si stampò sulla mia retina
è un anello di fumo che si squaglia,
è un giornale ingiallito dalla luce.

E fino a quando ricorderò il passo
lieve della tua andatura, il leggero
elevarsi del piede nella danza?

Fino a quando saprò ridisegnare
il sorriso evocato da una frase,
la camminata triste dell’addio?


David Lorenz Winston, "Sogni passati"


2002

sabato 26 luglio 2008

Il reduce

Hanno cambiato il bancone del bar
e gli sgabelli, adesso più moderni.
In giardino ombrelloni bianchi cullano
i sonni degli avventori tedeschi,
gerani rossi riempiono cassette
in doppia fila sotto il pergolato.

Poltrone e comodini stile Impero
arredano le stanze tra gli specchi
ed i bassorilievi alle pareti.
E casa tua è stata restaurata:
un intonaco crema ha sostituito
le piastrelline glicine a mosaico,
vetri azzurri danno luce alle scale.

Ecco che cosa vede ritornando
il reduce, trascorsi ormai due lustri.
Ecco che gli si scombussola tutto,
i suoi ricordi diventano falsi
tanto da chiedersi se non sia finto
piuttosto quel presente senza l’ombra
dell’amata nei viali senza sole.


Ceri Allen, "Interno"


2002

domenica 9 marzo 2008

L'ombra

“Ancora lei, l’ombra.”
  MAURIZIO CUCCHI
La tua vita è un racconto che mi fanno,
suona lontana come il mare dentro
una conchiglia e ugualmente fasulla.
O quelle cartoline con le palme
che riportano banali saluti
e il mio indirizzo sotto francobolli
colorati con effigi di re.

La tua vita è il ricordo che mi tenta,
è quella sera al tavolo di un bar
quando la pioggia accese l’amore.
È il tuo spolverino bianco rimasto
nella memoria come ultima immagine
di te davanti a Via Vittor Pisani.

Ma se guardassi là sul lungomare,
tra le palme suonate dal libeccio,
io sono certo che ancora vedrei
la tua figura camminare lieve
nel breve tragitto verso la casa
che vide la nostra felicità.

È che davvero mi manca il coraggio
di ritornare a quel borgo adriatico
per scoprire magari che gli inverni
hanno cancellato le nostre impronte,
che il fuoco ha consumato la pineta,
che il tuo ricordo è diventato nebbia.

O che, dopo avermi aspettato a lungo,
stanca di attendere, l’ombra se n’è andata.


Hopper

Edward Hopper, "Stanze vicino al mare"


2002