Milano di novembre spinge i tram
nel grigio dei palazzi e delle nuvole.
Scintillano Natale le vetrine,
l'uomo del minibar taglia castagne
e il fumo buono si spande nell'aria.
La metropolitana senza tempo
scorre: solo i vestiti e i venditori
di ombrelli ti raccontano che è autunno.
Milano, Piazza della Scala
2008
7 commenti:
Anche Renoir racconta l'Autunno nella sua veste migliore. Grazie Daniele. Unico tu.
asia
l'ultima strofa è risolutiva..... la vita meneghina è una corsa senza riprendere il fiato.... il tempo perde la sua identità ci si accorge di "che giorno è" solo da alcuni particolari che ci stanno intorno
Grazie, Asia.
Buba, è verissimo quello che dici: la frenesia è una caratteristica tutta milanese, il tempo scorre sempre inesorabile e solo piccoli dettagli riescono a farti inquadrare la città, dove il verde non è poi così abbondante.
Le prime due righe immergono nella nebbia meneghina, poi pian piano riappaiono i colori, le luci ed i profumi... è come immergersi in una realtà parallela senza tempo, goduta con la calma dei "quater pass in galeria"...
una pausa, all'affannarsi quotidiano, alla metropolitana che scorre - e con essa scorre la vita, con le sue stagioni.
Proprio un autunno da cartolina, direi.
luciana - comoinpoesia
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Ciao, Luciana. Mi piace di tanto in tanto scrivere cartoline milanesi, è una città che suscita un rapporto di amore/odio ma che sa essere bellissima, con il passeggio in Galleria e nel Corso, con angoli antichi che si mescolano a quelli moderni... Un caffè e via, verso nuovi affari.
quando descrivi un posto,da mago che sei, riesci a farci entrare chi ti legge,mi piace Milano, ci sono stata tante volte ma sempre di fretta, non l'ho mai goduta con calma, purtroppo!
Ogni luogo ha le sue caratteristiche essenziali: basta coglierle per conoscerne l'anima. Milano d'autunno ha questa malinconia acuita dal grigiore, ma sa anche essere dolce e diventa addirittura tradizionale con l'approssimarsi del Natale.
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