La rosa, il marmo bianco della statua,
il cielo si sfilaccia, è un notturno
di Chopin che si spegne nella pioggia.
Sotto gli ombrelli la gente va via
e si ama e si saluta, si nasconde
dai capricci del caso e del destino.
L'autunno mostra il suo volto di fauno,
si struscia sulle gambe come un gatto
e poi rimane fuori dal caffè,
invidioso di vetrine appannate.
B. Smith, “Singing in the rain”
2008
5 commenti:
gli ultimi versi sono meravigliosamente malinconici.... bellissima.....
Non mi discosto mai dal mio pensiero...
Grazie, amiche... Novembre è il mese più malinconico dell'anno.
adoro i notturni di Chopin... un po' meno, le brume autunnali!
(bell'accostamento - mi piace!)
la musica è parte delle nostre vite, punteggia come un commento lo scorrere del tempo - qui in particolare è una sera di novembre sul Sentierone di Bergamo, il caffè è lo storico Balzer
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