Si scende quando si pensa al passato?
Si scava con cura, come un archeologo,
penetrando nei recessi più bui,
illuminando anfratti con un'esile
fiammella che evoca smisurate ombre?
Oppure si sale? La mente libera
dagli affanni continui del presente,
ci si addentra in un bosco di memorie
riconoscendo il nome di ogni pianta?
JOHN WHITE ALEXANDER, “MEMORIES”
2012
3 commenti:
...scorre/confermo il dna da Poeta con questa poesia.
...bella ...bella !!!!!
...la foto la trovo occhei...ma mi è venuto in mente un dipinto del Giorgione...http://it.wikipedia.org/wiki/File:Giorgione,_Three_Ages.jpg
ciaoo Vania :)
L'avrei chiamata "Rifugio"
@Vania: ottimo abbinamento anche quello del Giorgione, e questo spiega come ognuno interpreta le poesie, è un lato che chi le scrive ha in sé ma non vede oppure solo intravede.
@iognomo: confesso di avere avuto difficoltà a trovare un titolo stavolta e ho optato per una significativa parte di verso. "Rifugio" è un ottimo titolo e tra l'altro è un'ulteriore conferma del la risposta a Vania qui sopra
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