“Beati coloro che coltivano
la voluttà dell’attesa”.
JEAN JOSIPOVICI, Citera
Io sono sempre l’uomo che ti aspetta
seduto sopra una panchina, pronto
con il suo mazzo di fiori e il suo cuore.
Ti aspetto qui tranquillo, senza fretta
e intanto osservo trascorrere il mondo,
sognando sui castelli dell’amore.
Dell’attesa ho fatto stato di vita,
desiderio che sfoglio tra le dita.
DIPINTO DI RICHARD BLUNT
2019
2 commenti:
Bello questo sonetto all'ottava di endecasillabi con distico finale a rima baciata. Un esercizio metrico ben riuscito.
Buona giornata
Grazie, Francesco. Tecnicamente è un madrigale, componimento che esprime un complimento o una lode con espressioni gentili e e a volte languide.
Buona giornata
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