domenica 8 febbraio 2009

Wunderkammer


“Guardi! La bellezza - ma quella è niente -
guardi la precisione, l'armonia. È così
fragile! È così forte! È così esatta!
.”
JOSEPH CONRAD

L’inezia che dovunque mi ricorda
te, un improvviso lampo di memoria
che fragoroso squarcia i miei pensieri.

L’inutile réclame sopra un ponteggio,
la donna scorta in metropolitana,
una parola che sapevo tua...

*

La luce che ti finge in una via,
che ti figura dentro una vetrina
o nello specchio fugace di un tram.

Come il miraggio apparso nel deserto
al viaggiatore ormai disidratato.
E tu sei l’acqua. Datemi dell’acqua!

*

La pioggia cade lenta sulla vita,
per te che sei lontana sembra lacrimi
anche il cielo, magari sono io...

L’amore scende con lo stesso ritmo
a bagnare i miei campi desolati,
a irrorare di te nuovi germogli.

*

I ricordi non sono che rovine,
gli antichi ruderi di te e di me,
di quel che fummo, di quanto dicemmo.

Ed entrano danzando dalla porta
di queste mie poesie con passo lieve
e immagine di te, che sei bellissima.

*

Se mi abbandono al sogno ancora torni,
non esistono più tempo né spazio,
i giorni come nastro si riavvolgono.

E siedi nella stanza riscaldata,
e parli e taci e dici cose dette
con la complicità della tua assenza.

*

La tasca in cui riponi i tuoi segreti,
i baci abbandonati al loro fato,
l’isola che hai scoperto un’estate.

La tasca in cui adesso infilo le mani
e non vi trovo altro che trite briciole,
la rossa polvere che fu una rosa.

*

Il silenzio si riempie del tuo canto,
della voce che un giorno di settembre
mi assicurò del tuo nuovo ritorno.

È dentro me quel fiato cristallino,
non ho bisogno neanche più di accendere
il registratore in cui lo incidesti.

*

Il passato è un rimpianto che non giova
a questo mio presente, a questo inverno
di piogge grigie e di larghe pozzanghere.

Eppure come dorato scintilla!
Come si veste di te e di sereni
cieli che su lungomari tramontano!



NOTA: Le Wunderkammer sono piccole vetrine delle meraviglie, scaffali dove i nobili mettevano in mostra oggetti strani o preziosi. L’imperatore Rodolfo II d’Asburgo ne allestì una a Praga, e ne tratta anche il romanzo “Utz” di Bruce Chatwin. Io ho potuto ammirare una Wunderkammer siciliana, in un’antica casa di Ragusa Ibla. Mi ha ispirato la costruzione di questa mia personale, composta di sensazioni.




Immagine (C) Jeff Knight Potter

1 commento:

Anonimo ha detto...

"c'è una solitudine dello spazio, una del mre,una della morte, ma queste compagnie saranno in confronto a quel più profondo punto
quell'isolamento polare di un'anima ammessa alla presenza di se stessa - infinito finito"