“Mi ha detto poi, con gentilezza:Quelle prime parole che lei disse
ti voglio bene, perché sei tanto triste.”
HERMANN HESSE
mi suonarono quasi di rimprovero
per quegli anni gettati a rincorrere
le sere azzurre della nostalgia.
Non sapeva – neppure io sapevo –
che poi sul vaporetto avrei pianto,
che il suo ricordo sul ponte di Rialto
sarebbe stato doloroso e nitido,
una celebrazione, quasi un rito
annunciato dal luogo stesso: l’acqua
maleodorante, il dissolvimento
della città nella laguna verde.
Ricordo ancora le prime parole
che lei mi disse: a distanza di anni
suonano come una poesia imparata
a memoria, ma sono la mia vita.
Carol De Mumbrum, "Coppia su una panchina"
1991
2 commenti:
Ci sono temi che eguagliano le nostre esistenze...memorie, almeno per quanto mi riguarda, solo memorie. “… e che l’affanno duri” - molto tenera Ami. Il mio grazie Renoir.
Dici bene, come la carta geografica di un racconto di Borges: in scala 1:1 ricopre l'intero territorio. Memorie e passioni che coincidono con la nostra vita.
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