venerdì 9 gennaio 2009

Le prime parole

“Mi ha detto poi, con gentilezza:
  ti voglio bene, perché sei tanto triste.”

  HERMANN HESSE
Quelle prime parole che lei disse
mi suonarono quasi di rimprovero
per quegli anni gettati a rincorrere
le sere azzurre della nostalgia.

Non sapeva – neppure io sapevo –
che poi sul vaporetto avrei pianto,
che il suo ricordo sul ponte di Rialto
sarebbe stato doloroso e nitido,
una celebrazione, quasi un rito
annunciato dal luogo stesso: l’acqua
maleodorante, il dissolvimento
della città nella laguna verde.

Ricordo ancora le prime parole
che lei mi disse: a distanza di anni
suonano come una poesia imparata
a memoria, ma sono la mia vita.



Carol De Mumbrum, "Coppia su una panchina"

1991

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono temi che eguagliano le nostre esistenze...memorie, almeno per quanto mi riguarda, solo memorie. “… e che l’affanno duri” - molto tenera Ami. Il mio grazie Renoir.

DR ha detto...

Dici bene, come la carta geografica di un racconto di Borges: in scala 1:1 ricopre l'intero territorio. Memorie e passioni che coincidono con la nostra vita.