mercoledì 9 maggio 2012

Il canto spensierato del passato

I

Cupo tamburellare della pioggia
che sorprendi le mie occupazioni
e le distogli con scroscio di roggia,

con gocce iridescenti sui mattoni,
stasera, prima che scenda il crepuscolo
mi porti il suo pensiero, le emozioni

sopite ora risvegli con un brusco
soprassalto - in un baleno comprendo
cose che non avevo inteso, busso

a porte della mente che nemmeno
più ricordavo, entro timoroso
e lei mi aspetta lì, il viso sereno.


II.

Così diverso appare l'oggi, odioso
se soltanto provo a paragonarlo,
se con insano masochismo oso

fondere i giorni e quindi comprovarlo
questo teorema che in me divinavo
- e forse non era che questo il tarlo

ignoto che non individuavo,
il silenzioso dolore infiltrato
nella sorgente dei sensi, lo scavo

lento dell'inquietudine. È bastato
un suono d'acquazzone a rivelarlo,
il canto spensierato del passato.

 

BRIGITTE HAYDEN, “MIST OVER ORKNEY”

 

2012

2 commenti:

Vania ha detto...

...ummmm....note che formano un gradevole suono :)

ciaooo Vania

DR ha detto...

qui ho curato soprattutto la musicalità del verso - e in particolare in tutte queste poesie doppie terzinate in rima dell'ultimo periodo