domenica 6 maggio 2012

È giorno di memorie

Le grandi gru che sorreggono il cielo
aironi muti nel mattino grigio.
È giorno di memorie che riaffiorano,
di ricordi che emergono da specchi
a disegnare le strade perdute
dietro le anse sinuose del tempo.

Vanno via vecchi treni, attraversano
campagne e stazioni, puntano a nord,
ai meleti in fiore, ai campanili
aguzzi, agli uomini in grembiule blu.
Qui forse pioverà sulle campate
dei ponti, quel giorno splendeva il sole.

 

FOTOGRAFIA © MARK JOHNSON

 

2012

4 commenti:

Guido Mazzolini ha detto...

Passo tra questi versi e lascio una traccia di me.
A presto.

DR ha detto...

Grazie, Guido...

Vania ha detto...

...un giorno.

...l'avrei intitolata così...ma non cambierei una parola tua scritta....davvero bella.:)
ciaoo Vania

P.s...la foto che hai scelto mi piace con questa poesia.:)

DR ha detto...

Un giorno, uno dei tanti di 24 ore, eppure così radicato nella memoria