sabato 31 marzo 2012

La tua voce, la tua luce

La tua voce mi chiama da lontano.
Di là, nell'altra stanza, dal balcone,
da fuori, forse oltre la finestra
nel giardino chiaro di primavera.

La tua voce, la tua luce - presenza
nell'assenza - la tocco quasi, posso
sentirne il tono dolce di velluto.
E stavo per rispondere, dire «Eccomi»

Ma la ragione, quella belva crudele,
mi ha imposto la pena del disinganno.

 

TIMOTHY EASTON, “SPRING WINDOW”

 

2012

4 commenti:

Vania ha detto...

...bella/ammaliante la poesia...d'altronde come hai scritto dall'etichetta illusione.

.. come bella la foto anche se l'avrei preferita senza il gatto.:(...:))...porta pazienza.;))
ciaooo Vania

DR ha detto...

grazie...

Anch'io avrei preferito senza gatto, ma era lì...

Asia ha detto...

Ha radici profonde la tua sofferenza. Solo l'amore per ciò che è stato può aiutarti nel presente. Vicina come posso. Asia

DR ha detto...

Grazie, amica mia. Ti so vicina...