I
La luce nuova del mattino accende
i campi pieni di trifogli viola
dove la primavera adesso stende
il manto verde che ancora consola
gli animi stremati dall'inverno.
Dove la siepe finisce s'invola
spaventato dal mio passo un merlo,
conduce lo sguardo a quelle borgate
posate come un basco su un inferno
di tangenziali: Arcore, Carnate,
le propaggini di grandi città
che si sono da poco risvegliate...
II
La nuvola di smog pesa - chissà
quali venefici fumi respira
Milano, che polveri brucerà.
Arde il progresso sulla cupa pira,
immola vittime sopra l'altare
dove si dice la messa continua
della rivoluzione industriale.
Ma qui, qui i campi allargano tovaglie
di erba e frumento oltre i tigli del viale,
dipingono di verde le campagne
e presto papaveri e fiordalisi
coloreranno le brune sterpaglie.
FOTOGRAFIA © MARIA MOSOLOVA
2012
5 commenti:
Si avverte dalle note nell'aria che la primavera è la tua stagione, così come questo canto ne celebra ampiamente le immagini. Tenere e bucoliche. Un abbraccio. Asia
La primavera è tempo di rinascita, si confà al mio carattere... Grazie, Franca
...parimerito poesia...foto.:))
..ho visto in un blog l'altro dì...un vaso bellissimo di questi fiori viola di trifoglio....se trovo il link nei prossimi giorni te lo scrivo.:)
ciaoo Vania
http://blog.sina.com.cn/s/blog_4d60f7c20102dtf7.html
Ciaoo Vania
molto orientale il link, ma hai ragione, Vania: quel vaso è fantastico
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