Analizzo i miei sogni per capire
gli orgogli e i timori di un sentimento
- quel che da sveglio mi nego risalta
nel cuore delle notti, come il lampo
che illumina la campagna d’estate.
Il coraggio dell’inconscio mi grida
parole che di giorno seppellisco
nelle casematte della ragione.
2014
La nostra vita è un amore sbagliato,
un ricordo impazzito che ferisce
ancora con le spine acuminate,
è un rimpianto covato nella mente
fino a farlo dischiudere nel cuore.
Ma c’è un arcobaleno nel suo cielo
adesso, c’è un colore di speranza
che illumina questo nostro domani.
2014
Ritornerò sui passi degli antichi
ricordi, con cura di paleontologo
rimuoverò la polvere degli anni
dalle mie emozioni fossilizzate,
le riporterò alla luce di maggio.
E tu affiorerai da quell’impasto,
emergerà un’immagine di te
perduta ormai, distante dai miei giorni.
La considererò con occhi nuovi,
libero finalmente dal tuo giogo.
2014
Dov’è l’ombra? Dov’è adesso la sua
fontana che zampillava azzurra
nel ricordo? La sua forma mutevole
si cancella, diventa vago fumo
mentre gli anni trascorrono, consumano
i giorni ammassandoli a decine,
accatastandoli nel magazzino
del cuore, prove di avere vissuto.
2014
Io ti amo tutti i giorni e tu lo sai
perché l’amore non puoi misurarlo
con le rose e con i cioccolatini
e mente chi ti dice che un diamante
è il segno più tangibile d’amore.
Io ti amo quando ti amo e tu sorridi,
ti amo quando dici che sono buffo,
ti amo quando sei lontana e mi struggo
e il vuoto dalla tua parte di letto
brucia come un deserto nei miei sogni.
Ti amo ogni giorno, anche a San Valentino.
2014
Quante altre vite ho vissuto nei sogni?
E tu sei una chimera, sei un fantasma?
O sei la donna che porge le mani
infine alla mia stretta e mi accarezza
i capelli e intanto bacia le mie labbra?
Quante altre vite ho lasciato nei sogni?
E quanti amori vi ho abbandonato
come la pelle vecchia di un serpente?
E tu, tu vivi fuori dal mio sogno?
2014
L’amore è un gioco di sguardi e d’attese.
I miei pensieri nell’alba fiorivano
di te e le tue scarpe sul bagnasciuga
lasciavano le impronte del destino.
Ma le parole hanno solo racconti,
non sanno il gusto di quell’emozione,
non conoscono i colori, i riflessi:
si limitano a descrivere il mare.
Lasciammo i nostri giorni abbandonati,
scrivemmo lettere che all’improvviso
il postino cessò di consegnare.
L’amore è un gioco, come un gioco è breve.
2005
