Ora si sedimenta la parola,
il ricordo è come il fondo violaceo
che rimane in una vecchia bottiglia
-scaglie di giorni, polvere di tempo.
E tu dimmi qualcosa, dimmi «Ti amo»,
dimmi «Ti odio», feriscimi, colpiscimi,
gridami che devo dimenticarti
ma non lasciare la voce al silenzio.
Teo Tarras, “Red wine grape”
2011
5 commenti:
"E tu dimmi qualcosa, dimmi «Ti amo», dimmi «Ti odio», feriscimi, colpiscimi"
Mi par quasi di sentirlo questo bisogno del silenzio urlato.
...questa Poesia...mi fa molta tenerezza/commozione.
ciao Vania
ciao lili e ciao Vania... L'assenza ha un'intollerabile mancanza di segnali
Paragone perfetto per quella precisa attesa d'amore.
E' la mancanza di signali che deve colmare il poeta
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