venerdì 29 luglio 2011

Scaglie di giorni

Ora si sedimenta la parola,
il ricordo è come il fondo violaceo
che rimane in una vecchia bottiglia
-scaglie di giorni, polvere di tempo.

E tu dimmi qualcosa, dimmi «Ti amo»,
dimmi «Ti odio», feriscimi, colpiscimi,
gridami che devo dimenticarti
ma non lasciare la voce al silenzio.

 

Teo Tarras, “Red wine grape”

 

2011

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"E tu dimmi qualcosa, dimmi «Ti amo», dimmi «Ti odio», feriscimi, colpiscimi"

Mi par quasi di sentirlo questo bisogno del silenzio urlato.

Vania ha detto...

...questa Poesia...mi fa molta tenerezza/commozione.
ciao Vania

DR ha detto...

ciao lili e ciao Vania... L'assenza ha un'intollerabile mancanza di segnali

Adriano Maini ha detto...

Paragone perfetto per quella precisa attesa d'amore.

maria cristina aschieri ha detto...

E' la mancanza di signali che deve colmare il poeta