“E io invece nelle notti discorroLe luci cittadine sono fiori
con il vento.”
MARINA CVETAEVA
accesi nell’oscurità, disegnano
ombre sul porfido, dove tu vivi:
fanno gialli i palazzi, assecondano
gli ultimi tram che scivolano via.
Qui invece la gelida tramontana
soffia spazzando ossuti rami nudi
e brillano i crinali illuminati
dalla luna: è la tua luce soltanto
a lacerare il buio dentro me.
Nel giardino di ghiaccio anche le piante
sembrano morte, dei verdi cristalli
imbalsamati. Così il mio amore,
questa reliquia chiusa in una teca,
orpello impolverato sotto vetro.
Mi fai sentire più solo stasera
mentre mi aggiro lontano da feste,
amici e facili consolazioni.
Mi fai sentire più vuoto se ancora
il tuo amore mi nevica nel petto.
Spero mi faccia bene, come dicono
giovi al frumento tenero la neve.
Fotografia © Daniele Riva
2003
1 commento:
Ancora emozioni per questo cuore inveterato. Felice sera. asia
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