martedì 30 novembre 2010

All’incrociarsi dei venti

Resta nel cuore come una memoria
la traccia labile della laguna,
l'aria chiara che tagliava le reti
appese ad asciugare sugli scalmi.

Tu attendevi che qualcosa affiorasse,
che un'onda si propagasse improvvisa
dai nostri corpi e li avvolgesse ancora
ma già veniva l'alba e recideva
i sogni all'incrociarsi dei venti.


Fotografia ©  Lucy Bailey

 

2010

lunedì 29 novembre 2010

Anna che dice

Anna che dice “Guarda il mare” e ride,
poi certe frasi sembrano diverse
uscendo dalla sua bocca dipinta
d’un tenue rosa come le ciliegie
ai primi tiepidi giorni di maggio.
Anna che dice di quella sua gonna
e con gesti studiati quasi recita
la sua parte simpatica di donna,
quella sua gonna di pizzi e lustrini,
nero ed oro sul bronzo e l’incarnato.
Anna che dice e parlando s’imbroglia
incespicando su certe parole:
sembra quasi ebbra, sì, ebbra d’amore.



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1995

domenica 28 novembre 2010

Tramontana

Il dente bianco della Grigna splende
nel sole: la sua neve è giunta qui
travestita da fredda tramontana.

Anche le oche di pietra si rintanano
tra le foglie cadute, l'illusione
arancione dell'albero dei cachi.

Non bastano più neanche le fiammate
rosse degli aceri: il giardino è gelido
come il cuore di un'amante insensibile.

 

Fotografia © Chickadee Photo Art

 

2010

sabato 27 novembre 2010

Felicità

Dimmi, la felicità esiste o è solo
una giornata tirata a lucido,
un tempo levigato come un ciottolo
di fiume, un filo teso tra due estremi
di noia, insofferenza e disinganno?

Accarezzami, tienimi stretto,
lascia che ci scorra addosso la luce,
non ti curare di questi pensieri,
del mondo fuori, delle circostanze.
Felicità è il tempo strappato al nulla.

 

Fotografia © Davidde

 

2010

venerdì 26 novembre 2010

Nell’ultima luce

È quando il cielo si arrossa laggiù,
dove montagne dalle creste bianche
digradano in colline che diventano
fondali azzurri nell'ultima luce.

È quando ti siedi e resti a guardare
il crepuscolo sciogliersi nel nulla:
è allora, in quel momento così magico,
che puoi sentire il tempo fermarsi.


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Tramonto sul Resegone © Daniele Riva


2010

giovedì 25 novembre 2010

La musica di Mozart

Seguo le tue dita lungo la tastiera,
le tue dita sull'avorio, sull'ebano,
il guizzare cremisi delle unghie,
l'accavallarsi svelto delle nocche.

La musica di Mozart si diffonde
nell'aria come il profumo di un giglio:
la melodia mi riempie di dolcezza
perché sei tu, la musica sei tu.

 

Elena Filatov, “Abend fur dich”

 

2010

mercoledì 24 novembre 2010

Occhi

Seduta sul divano tagli il cielo
con le mani parlando di quel regno
che hai visitato - nuvole e castelli
e sogni come bolle di sapone
riflessi nei tuoi occhi innamorati.

Il cameriere che porta il caffè
quasi inciampa davanti alla bellezza
di quegli occhi. "Ragazzo, ti capisco:
ci sono già annegato io, un giorno".

 

Anthony Loy, “5 pm”

 

2010

martedì 23 novembre 2010

L’amore dei cigni lungo il fiume

Il cielo era una pioggia di riflessi
e scomponeva il tuo viso alla luce,
piccole onde passavano frangendo
la superficie scura dello specchio.

Insieme a te, pensavo, ero con te
e l'amore dei cigni lungo il fiume
era come quel nostro amore appena
nato, grigio batuffolo di piume.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

lunedì 22 novembre 2010

Un immenso tulipano

Il tuo cuore è un immenso tulipano
in grado di tenere dentro sé
tutto il mondo. Vi entro di soppiatto
certe notti e lo visito aggirandomi
per le sue stanze arredate con gusto.
In una sala dove ardeva un camino
e suonava da solo un pianoforte
ho trovato appeso anche il mio ritratto.

 

Jean-Frédéric Bazille, “Lo studio dell’artista”, 1870

 

2010

domenica 21 novembre 2010

Tornando a casa

Tornando a casa, il tempo è sospeso.
Siedo su questo comodo vagone
guardando scorrere l'Italia sotto
un cielo di nuvole minacciose.
È la Campania adesso che trascorre
con le colline nere e il primo autunno,
poi verrà Roma, verranno i cipressi
toscani, la pianura bolognese.
Verrà, a tarda sera, la nostalgia.

In treno tra Napoli e Roma, 17 novembre 2010


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Roma Termini © Daniele Riva


2010

sabato 20 novembre 2010

Verso Napoli

In treno tra Roma e Napoli, 16 novembre 2010

Ho viaggiato con la pioggia e le nuvole,
le viti che si tingono di giallo,
i cipressi toscani in triste fila.

Ho viaggiato con i pini di Roma,
le periferie, gli sfasciacarrozze,
ho visto il Po, l'Arno, il Tevere biondo.

E Napoli bellissima mi aspetta
con un cielo di cirri e di meduse.

 

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Napoli, Via Chiaia © Daniele Riva


2010

venerdì 19 novembre 2010

Il mare di Napoli

Davanti a me si infrangono le ondate
sulle scogliere in larghi spruzzi bianchi.
Il mare di Napoli è ancora più
bello sotto questo cielo imbronciato.

Uno squarcio di sole indora nuvole:
lo immagino tra i vicoli sbucare
improvviso e sorprendere i colori,
le voci che si inseguono nei bassi.

Ti entra nel cuore il cuore di Napoli.


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Fotografia © Daniele Riva


2010

giovedì 18 novembre 2010

Milano in tram

Milano nel tumulto della pioggia
è grigia come il cielo di novembre
impigliatosi nelle catenarie.

Il tram percorre lento la sua strada;
seduto sulla panchina di legno
mi godo tutta quanta la poesia
di questo viaggio un po' fuori dal tempo.

Scendo quando fioriscono gli ombrelli
nel giardino di Piazza della Scala.


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Immagine © Milano Metropoli


2010

mercoledì 17 novembre 2010

Viaggiatore immobile

I biglietti di viaggio sono pronti
e già il paesaggio dietro i finestrini
scorre come un corpo di donna steso
sotto il cielo perlaceo del mattino.

Ma sono ben puntati sulla solida
tavola della scrivania i miei gomiti.
Ancora una volta a d occhi socchiusi
eccomi qui: io, viaggiatore immobile.


Rob Gonsalves, “In search of sea”


2010

martedì 16 novembre 2010

Domani sarò a Napoli

Le catenelle della pioggia legano
i pensieri - domani sarò a Napoli,
la borsa è già pronta nel corridoio.

Altro non è la cronaca di oggi,
l'odore del mare, la città stesa
tra il porto e il cielo, il sole e la passione.

Ruscella l'acqua con foga, disperde
gli uccelli di novembre - torno qui:
la stanza è fredda, Napoli è lontana.



2010

lunedì 15 novembre 2010

Ninfa

Ai capelli dorati della ninfa,
la tuta fine della danzatrice,
ho dedicato tutti i miei sguardi.

Le parole fluivano leggere,
svanivano nel pomeriggio caldo,
farfalle svolazzanti intorno a me.

La linea dell'orizzonte sbiadiva
tra case rosse e nugoli di polvere.
Quando se ne andò via, scese la sera.

 

John Atkinson Grimshaw, “Iris”

 

2008

domenica 14 novembre 2010

Ora che sei lontana

Ora che sei lontana e più nessuno
infila il tuo nome in qualche discorso
neanche per caso neanche per errore,
adesso che sei assente e sei perduta,
adesso sei interamente mia.

Così talvolta penetri nel sogno
e confondi i miei giorni e le illusioni
e giuri falso il vero e vero il falso
posando la testa sulla mia spalla
prima di andartene come un fantasma.


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Geoffrey Proud, “Voyage romantica”


2009

sabato 13 novembre 2010

Una traccia perduta sulla sabbia

Con il vestito azzurro lei veniva
verso me e la mia vita quell'estate.
Cupido con le dita smemorate
scoccò una freccia priva di futuro.

Era l'amore - lo so - il gusto acerbo
mi allega il cuore come certi frutti.
Il suo sorriso è il ricordo che serbo
come conchiglia strappata ai marosi.

Era mia, la stringevo tra le braccia
e già sapevo che stavo perdendola,
avevo in bocca ormai l'amaro addio.

Una traccia perduta sulla sabbia
ma solida come incisa sul marmo:
il primo amore rifugge l'oblio.

 

Pam Carter, “Footsteps and orange sands”

 

2006

venerdì 12 novembre 2010

A distanza

Io seguo i tuoi percorsi, li divino
nel volteggiare delle foglie gialle,
nelle scie di nebbia che al buio salgono
dai giardini spazzati dall’autunno.

Ti inseguo con la foga del segugio,
con la malizia di esperto detective
- forse dovrei comprare un impermeabile
come quelli di Colombo e Carvalho.

Resto a distanza perché temo che,
se finalmente dovessi raggiungerti,
io non saprei nemmeno riconoscerti,
trovandoti diversa dal ricordo.

 

Immagine © All OTR

 

2010

giovedì 11 novembre 2010

Noiosa solitudine

Noiosa solitudine, accompagni
anche oggi questo mio grigio novembre.
Ti metti lì in un angolo e non parli,
guardi la pioggia cadere sui tigli,
lucidare le grandi foglie gialle.
Siedi altera nel cuore della stanza
tra le strelitzie e il termosifone
e aspetti con me lei che non verrà.

 

Vilhelm Hammershoi, “Donna in un interno”, 1901

 

2010

mercoledì 10 novembre 2010

Scirocco

Nell'aria odore di scirocco: qui
sa di pioggia e parole riversate
negli anfiteatri caldi di caffè,
sa di fumo di legna, dei bidoni
alti e anneriti dei caldarrostai.

Ti porterò lì e condividerò
con te l'ombrello e il sacco delle bucce,
ti donerò il mio cuore nella pioggia:
tu non considerarlo alla stregua
delle foglie cadute sull'asfalto.


Fotografia © Donato Buccella


2010

martedì 9 novembre 2010

Betsabea

Hai danzato per me sotto la luna
e la bellezza sfolgorava al ritmo
dei tamburi, dei cembali, del vento,
balenava nel buio come insegne
argentate di sconfinati eserciti.
Eri la mia Betsabea e io ero Davide
ammaliato dalla tua nudità,
mi perdevo nella luce e nel suono.

 

Immagine © Deviant Art

 

2010

lunedì 8 novembre 2010

Ultimi fuochi

Espero si è levata sopra il noce,
la sera ancora arde gli ultimi fuochi
dove la neve del giorno si è sciolta
lasciando nudi i fianchi alle montagne.

E nello stesso modo, in qualche parte
di me, nelle regioni della mente
o più probabilmente presso il cuore,
mi bruci dentro scoprendo le stoppie
consumate della nostra passione.

 

Pam Carter, “Bass Rock”

 

2010

domenica 7 novembre 2010

Un tè con Gozzano

“Un'ora fraterna e un the raro”.
GUIDO GOZZANO, «Non radice, sed vertice...»

Bevo del tè importato da Sri Lanka,
socchiudo gli occhi e un mondo letterario
prorompe da quel gusto amaro e forte.

Gozzano mi guida sull'Adam's Peak,
tra palme verdeggianti mi presenta
l'amazzone americana che esplora
un poco il mondo prima di sposarsi.

Ed ecco che adesso Guido Gozzano
sono io: dove sei tu sola che
- forse - potrei amare d'amore?


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Gozzano in India © Noveporte



2010

sabato 6 novembre 2010

La cinciallegra

La cinciallegra che ti piace tanto
intreccia voli sopra i melograni
sfidando quella luna mattutina
appesa in cielo come un frutto acerbo.

Adesso sembra che danzi per te
mostrando il bianco e nero della coda,
giallo batuffolo nell'aria fredda.
Non sa che sei lontana, che mi manchi:
le lascerò del pane tra le pietre.


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Fotografia © Zefiryn Pagowski


2010

venerdì 5 novembre 2010

Un fuoco

Tu che dal caso e da una sera sei
giunta con il profumo di magnolie
e un sorriso di luna negli occhi,

tu che dal nulla, da una lontananza
inscritta in un pomeriggio incolore
sei venuta con i piccoli passi,

sappi che mi consumi come un fuoco
ardendo questo mio cuore smarrito.


Immagine © The heart of Henna

2010

giovedì 4 novembre 2010

Ma è il mare

Da questa stanza la vista è spaziosa:
le foglie dei tigli si fanno gialle,
i pioppi nella pioggia grigia ondeggiano,
le gocce cadono sull'araucaria.

Ma è il mare che io vedo, che io sento
con la memoria, con l'occhio interiore:
nella sua libertà mi lascio andare
galleggiando in un tempo senza tempo.


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Fotografia © Alaska in pictures


2010

mercoledì 3 novembre 2010

Luna sulle dune

Affacciata al balcone questa luna
impudica si mostra sulle dune
- o è memoria il suo lento risalire,
ricordo di una notte senza cuore,
lasciato a sanguinare sulla sabbia?

Adesso sono languide colline
e le luci della cementeria,
nessuna musica suona nell'aria,
soltanto quell'acuto pungiglione
rinnova il suo dolore, cara luna.


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Fotografia © Saracino


2010

martedì 2 novembre 2010

Due novembre

Piovono foglie nella pioggia triste
dei Morti, sul tappeto giallo vado
contemplando quei cuori che si staccano
dal ramo, planano qualche secondo
e con una leggerezza infinita
si posano. Ce ne sono migliaia
nel lungo viale delle Rimembranze.

Così è la nostra sorte, foglie perse
nel breve volo della vita, còlte
nell'attimo in cui volano nel vento.

 

Fotografia © Jude

 

2009

lunedì 1 novembre 2010

Giardini d’autunno

Nell'istante preciso in cui si spengono
i globi luminosi dei lampioni
il mattino divampa nella strada
con il suo cielo di perla e vanadio.

E scopro l'ombra dorata dei tigli,
il rosso manierista degli aceri,
il viola cupo delle Cornus Florida
camminando nei giardini d'autunno
stupito come in sale di museo.


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Fotografia © Daniele Riva


2010