"Stancamente dondolapresso la riva l'ombra d'una gondola".DIEGO VALERI
2019
Com’è triste Venezia di sera la laguna“Com’è triste Venezia se non si
Se si cerca una mano che non si trova più
Venezia sfuma già nella memoria
e un altro Carnevale è scivolato
sotto i suoi ponti - maschere perdute
si aggirano ancora lungo le calli,
indugiano tra i turisti a San Marco:
sono i miei ricordi, fotografie
sbiadite di com’ero? O sono forse
dei sogni, nostalgia del futuro?
2017
C'è una foto in cui sorridi e Venezia
disperde i suoi riflessi dietro te
- gondole al palo attendono i turisti,
è Carnevale e piovono coriandoli.
Ma è quel sorriso che accende la sera
che scende - attraversa anche la maschera
che noi indossiamo quando ci fotografano.
Di quel sorriso sono innamorato.
2016
Il cielo e la città erano riflessi
nell’acqua nero-verde dei canali,
palazzi e nuvole si mescolavano
ed erano vernice iridescente.
Dalle calli chiamavano le maschere,
a Santa Maria della Salute
Brodskij beveva caffè, all’Harry's Bar
era seduto un Hemingway barbuto.
E mi sono portato tutto questo
nel cuore, i miei ricordi veneziani.
2016
La Venezia che amo forse è un'idea
romantica, un dolce sogno perduto
di gondole intagliate in un tramonto,
di albe che svegliano la laguna
tingendola di colori e riflessi.
È un sogno d'amore abbandonato
come una maschera dentro un campiello
nell'ultima notte di Carnevale.
2015
A quest’ora tutto era già compiuto,
l’addio stampato e rilegato in pelle,
i baci stemperati nel ricordo
come punte di ferro in acqua fredda.
Venezia cullava la nostalgia,
la indirizzava lungo i suoi canali,
ne faceva riflessi dentro l’acqua
dove cupole verdi si scioglievano.
Tanti anni dopo - il medesimo giorno
ricompare rosso sul calendario.
Resta solo una data conficcata
come spillo sulla mappa del tempo.
2015
C’è un sogno in cui tu aspetti me, vestita
d’oro vivo dalla luce d’inverno
e nevica uno sfarfallio di gondole
nel canale - Venezia si rispecchia
magnifica nel cielo rovesciato
sul marmo liso di Piazza San Marco.
È un sogno di Carnevale, un romantico
Lied che fa risuonare nel mio cuore
il fascino della tua nostalgia.
2015
Nel sogno una Venezia scintillante,
baciata dall’oro del mezzogiorno
- i ricordi si fondevano vaghi
con gli avvenimenti della giornata,
una spirale di sciroppo scuro
sulle emozioni - persone a me note
passavano per le calli, incrociavano
i miei passi su un ponte. Ne nasceva
un carnevale del cuore, leggero
e colorato come un ballo folle.
2014
La luce del tramonto colorava
di giallo ormai Santa Maria Formosa
- avevo negli occhi trine di marmi,
chiese sciolte nell’acqua dei canali,
il broccato del Palazzo Ducale,
le gondole ancorate alla Giudecca.
Seduto sulla spalletta di un rio
capivo la sindrome di Stendhal.
2013
La luce cade nel blu dei canali,
disegna ponti e palazzi, le bifore
si distorcono in fumi arabeggianti,
volute di colori si aggrovigliano
- il rosa, il giallo, l'ambra di muraglie,
il bianco e rosso dei pali d'attracco.
Questa è la cartolina che ti mando
da Venezia: c'è anche il leone di pietra
addormentato su un vecchio balcone.
2013
Ho seguito il maestro Ghiannis Ritsos
cercando bei colori veneziani
e trafori di bifore intarsiati
a gondole riflesse nei canali.
Ho bevuto un caffè alla Salute
indossando gli occhi di Iosif Brodskij
sognando di far parte del paesaggio,
di rimanere per sempre a Venezia.
Ed ho parlato con Diego Valeri
fiutando nel vento che mi incollava
addosso la giacca in Riva del Ferro
il leggero respirare del tempo.
2013
Ho attraversato tutti i ponti, tutti,
per dirmi veneziano anch'io, cercando
memorie letterarie e monumenti,
cogliendo con lo sguardo quella luce
che riempie i dipinti del Canaletto.
Ho fotografato chiese e canali,
ho sorriso a turiste sulle gondole,
indirizzato americani e russi
nel dedalo di salizzade e calli
con gli occhi e il cuore pieni di bellezza.
2013
Murano di vetro e di perla, luce
che scende dalle nuvole e risplende
sul verde d'opale della laguna.
Il sole che gioca ad uscire vivido
dalle nuvole di fumo e alabastro
è il fuoco che soffiano i vetrai - sale
sui ponti, tinge chiese di mattoni,
trasforma in arte tutto ciò che sfiora.
2013
Ora si è chiuso il cerchio - il tempo ha steso
il suo velo sul formicaio umano
che sono queste calli di Venezia.
Ori, gondole, turisti venuti
da lontano frenetici tra maschere
hanno cancellato il tuo ricordo.
Nei canali si riflettono bifore,
palazzi antichi, panni stesi, sprazzi
di luce, non più il tuo bianco fantasma.
2013
