Da Porta San Giacomo

La città si perde nella foschia

- le cupole, le torri, i campanili -

segui le vie e lo sguardo è un dito

che percorre quelle strade, che cuce

ricordi ed emozioni, che ritrova

i sogni abbandonati come maschere

negli angoli tralasciati del tempo.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Nel tuo lago

Sogno di navigare nel tuo lago

ormeggiare tranquillo alla tua sponda,

vogare con la mia barca di legno,

e per cercare riparo dai venti

arenarmi nelle secche leggere,

scorgere tra l'acqua pura il fondale

e di quella purezza farmi vela,

del tuo respiro la barra e il timone.

CHRISTIAN SCHLOE, "DESTINO"

2022

Ancora nei miei sogni

Ancora nei miei sogni - ogni notte

ogni giorno: tu mi abiti, lo sai?

Non serve che me lo dica Neruda.

Ti ho chiesta anche alle Pleiadi, non è

illusione, se un genio della lampada

apparisse sa già che cosa fare.

Ecco. Vieni dunque anche questa notte,

vieni a baciarmi nel cuore del sogno.

FOTOGRAFIA © DARYA SANNIKOVA/PEXELS

2022

Cose da dirti

Ho un almanacco di cose da dirti,

un inventario racchiuso nel cuore

- ho segnato persino i colori,

tutti i nomi che infine ti darò,

l'iridescente variare di luci

sulla tua pelle dall'alba al tramonto,

il chiarore brillante delle stelle.

Ne compilo ogni giorno il taccuino.

FOTOGRAFIA © WAFERBOARD/FLICKR

2022

Come le gru

Tu mi parli del disinganno, nuoti

dentro quel senso di disillusione

- mi fai pensare ai tristi fenicotteri

nel giardino del centro commerciale,

immobili dietro sbarre di vetro

in attesa che arrivi il becchime.

Io preferisco abbandonarmi al sogno,

volare nel cielo come le gru.

FOTOGRAFIA © ONEEARTHIMAGES/PIXABAY

2022

Contemplando lo yūgen

La sera è un haiku levigato, splende

la perla della luna sull'estate

che declina - torna il tempo del tè

nella tazza di porcellana bianca,

stesso colore, stessa lucentezza.

Ci daremo appuntamento bevendo,

e divineremo i nostri futuri

nell'ambra contemplando lo yūgen*.

*Yūgen: Consapevolezza della bellezza nascosta dell’uni-verso,  impossibile da descrivere a parole, ma che genera emozione.

FOTOGRAFIA © CONGERDESIGN/PIXNIO

2022

Capanno sul lago

Fermo segui il volo delle libellule,

immobile come il pontile, come

le vecchie assi levigate dal tempo

- il lago è oasi verde, foglio di carta

stropicciato dalla brezza di agosto.

Ti fondi con gli elementi, tu provi

a essere la capanna stessa, il vento

che scuote i canneti e ne trae musica.

La lontra intanto salpa dalla tana,

disegna una scia grigia nell'acqua.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Gli esercizi estetici della sera

Siedo davanti al tramonto ed eseguo

gli esercizi estetici della sera,

lascio che la ginnastica poetica

mi elevi lo spirito, mi rinfranchi

l’anima - la luna guarda dall’alto

quest’uomo che insegue la nostalgia

e non la raggiunge mai, che si illude

e di questa illusione fa una casa.

FOTOGRAFIA © PXHERE

2022

Le parole II

Dico: e le parole sono te, sono

me, sono solchi dove getto il seme,

dove la pianta germoglia e fiorisce,

sono saline dove resta il sale

quando il sole prosciuga l’acqua chiara.

Dico: e siamo noi in questo mio dire,

siamo la luce e l’ombra, oggi e domani,

noi nel continuo flusso del racconto.

VICKIE WADE, "INNAMORATI SULLA SPIAGGIA"

2022

Molte rose

“Sulla tavola mettete molte rose”.

  KONSTANTINOS KAVAFIS

Che brilli la bellezza in ogni cosa,

che risplenda, che rifulga di giorno

e di notte - che sia oro o sia stella,

o un paese riflesso in una pozzanghera.

E se la vita è una disfatta, se

è impossibile trattenere quello

che fugge, circondiamoci almeno

del suo caduco, effimero splendore.

DIPINTO DI ERNESTO ARRISUEÑO

2022

I suoni della notte II

Ascolto i suoni della notte, voci

misteriose che il vento eleva, musiche

suonate dai canneti, dalle mura

infilate come un ago, pneumatici

che rotolano sull'asfalto, nuvole

chiare quasi invisibili che vagano

nel cielo tra le stelle - e poi sogni

che corrono nel silenzio e nel buio

quali cavalli lungo il bagnasciuga.

FOTOGRAFIA © FELIX MITTERMEIER/PIXABAY

2022

Grigio su grigio

Grigio su grigio nuvole e collina

nel mattino battuto dalla pioggia

- dopo tanto conversa con il vento,

le confida i segreti del deserto,

lei non gli dice dove si è nascosta.

E l'estate in quel grigio va in fumo.

FOTOGRAFIA © RAGHUL K K/PEXELS

2022

Sera di agosto VI

Là sulle braci del tramonto dolce

arde come un incenso orientale

la malinconia, l'immotivato

languore disteso sulla campagna.

Sarà che anche stasera sei lontana,

sarà l'odore dell'erba tagliata,

sarà l'estate che ora volge al termine,

sarà che guardo con occhi di poeta...

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Musa del passato

Gli anni sono trascorsi - di te adesso

la memoria serba immagini scialbe

di un settembre cittadino, di muri

di opifici, tu con un tailleur grigio

invece del bikini azzurro, io

che non ti trovo più nelle mie grotte

marine, Sirena perduta, Musa

del passato, sconosciuta e straniera.

FOTOGRAFIA © MATI MANGO/PEXELS

2022

L’inutile rotta

"Tu non ricordi; altro tempo frastorna

  la tua memoria; un filo s’addipana".

  EUGENIO MONTALE

Reggo a un capo la fune dei ricordi

- solo io oramai, la memoria si perde

come un passante nella nebbia, tu

già allora ti accostavi più incerta

all'amore, io ancora aziono il faro,

segnalo l'inutile rotta, serbo

quell'immagine che quale un affresco

va sbiadendo sull'intonaco antico.

DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

2022

Naranzeria, ottobre 2013

Venezia dietro le spalle, bellissima,

affascinante, con i suoi palazzi

e un cielo incerto di inizio autunno

- io lì impacciato come sempre riesco

nelle fotografie, personaggio

di quel romanzo d'ottobre, turista

nell'estetica, mentre due ragazze

affastellate di zaini ci guardano

fermare il tempo alla Naranzeria.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Ferragosto e poi

Segue le rotte l'anno - Ferragosto

e poi sarà Natale in una fuga

di giorni dai braccioli da piscina

alle candeline rosse passando

per le zucche e le castagne. Ma gusta

la rossa anguria adesso che l'estate

ha ancora il suo tocco  di Mida e brucia

l'erba - sputa insieme semi e pensieri.

FOTOGRAFIA © KAREN ARNOLD

2022

Una bella serata

Una bella serata, la lezione

dell'estate declinata a memoria

- lo zampirone arde nella sua lampada,

i discorsi si avvitano, si intersecano

come viticci intorno al tavolino.

E se il mondo non è come avevamo creduto

non chiediamo certo conto a nessuno:

stanotte ci basta la luna piena.

GÖDZE FENER, "LA MIA FAMIGLIA"

2022

En attendant II

En attendant Godot o semplicemente

le Perseidi che tardano a arrivare

- travisate da aeroplani seguono

le rotte commerciali ma ne scopri

ben presto il luccichio artificiale

come sogni divenuti illusioni.

Nulla cambia - credo di aver trascorso

tutta la mia vita en attendant.

PETER SEMINCK, "TRAMONTO"

2022

Il vecchio gioco della seduzione

La luna si nasconde dietro il velo

azzurro delle nuvole - fa il vecchio

gioco della seduzione, la tattica

del vedo-non vedo, l'affascinante

malia della trasparenza. Lascia

che tu vagheggi di isole e di palme

e intanto il vento gronda alle finestre,

muove le tende come bianchi schermi.

FOTOGRAFIA © MMT/FLICKR

2022

Cavalli nella brughiera

"Che cosa cerchi, poeta, nel tramonto?"

ANTONIO MACHADO

Su come il sogno crei una realtà,

su come l'illusione si mantenga

viva nella sua bolla come certe

piante dentro un microclima di vetro.

Su questo si interrogano i poeti,

lasciando andare liberi i pensieri,

sfrenando i versi quali dei cavalli

nella brughiera spazzata dal tramonto.

FOTOGRAFIA © ANDREAS STÖCKEL/PDP

2022

Solitudini intersecate

Solitudini intersecate - dice

Ritsos. Medito guardando i limoni

crescere ogni giorno, verdi gioielli

tra foglie carnose sul fusto scuro.

Le nostre solitudini ovviamente,

anche se non siamo soli, anche se

siamo tutto il giorno tra le persone,

ci bilanciamo tra sogni e ricordi.

Come i limoni sul filo del vento.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Due strade parallele

E ti immagino inseguire i tuoi mondi

in pagine di carta o nelle tavole

di pixel - qui brucia un tramonto rosso

su campi di erba medica e l'estate

si scioglie in una sera di calura.

Corriamo su due strade parallele,

ma anche i treni si incrociano talvolta.

FOTOGRAFIA © PXHERE

2022

Scomponi il giorno

Scomponi il giorno, amore, suddividilo:

qui il chiarore dell'alba alla finestra,

le incombenze solite del mattino,

mezzogiorno e le voci disertate,

piccole manie del pomeriggio,

il tramonto atteso per poter leggere

il significato nelle sue nuvole,

la luna che si aggira tra i lampioni.

In ogni ora, in ogni minuto, avrà

fatto il nido il mio pensiero per te.

COLLAGE DI ANDRÉ G. SEINECKE

2022

Parlarti di sogni

Parlarti di sogni? Dirti che il cielo

era così, che le torri svettavano

su colline verdi, affliggerti come

il paziente dallo psicanalista?

Meglio viverli, lasciarli fiorire

dopo aver curato pianta e boccioli,

dopo averli annaffiati con passione,

meglio realizzarli, insieme a te.

FOTOGRAFIA © MATI MANGO/PEXELS

2022

La scintilla

L’illuminazione del sogno è già

poesia, saper cogliere al risveglio

la scintilla, serbarla nella notte

come fuoco al tempio della Vestale.

Così il fotografo attende l’immagine

sulla carta bianca, che riempia il vuoto

il processo di sviluppo - così

diventa il poeta il bagno di fissaggio.

FOTOGRAFIA © BRISCH/PIXABAY

2022

Naiade

“Sì che le sorgenti, veloci,

  vestite di rugiada”.

  INNI ORFICI

Ti ho vista replicare le finestre

della notte e il ricordo è ritornato

a una giornata trascorsa sul fiume

- non splendeva la luna ma un celeste

sprazzo di sole appena rovesciato

lungo il Lycra verde del tuo costume.

Eri una naiade nella memoria,

ora sei donna in tutta la tua gloria.

CAROL BENNETT, "TIME OUT"

2022

Le finestre della notte

Il fascino della notte è bellezza

e tu appari alle finestre di Hopper,

metti in fila fotogrammi muovendoti,

aggiorni a ogni passo la nudità.

Il vento scuote appena le tendine,

le agita come alghe sul fondale

disturbato dalla luce - emergi

e sei la mia sirena questa notte.

EDWARD HOPPER, "FINESTRE DI NOTTE"

2022

Falsificazione del ricordo

Sottomessa al giogo dell'illusione

la memoria conduce il suo percorso

come un ragno ubriacatosi di sogno

- su quella tela stenti a riconoscere

i sentieri diritti del reale,

la via corretta e non ricostruita.

Il tempo è soltanto il dardo piumato

con cui ti hanno anestetizzato.

FOTOGRAFIA © PXHERE

2022

Lido di Lonato, 2 agosto 1980

Nel ricordo risplende azzurro il lago,

immobile con lame di riflessi

- avevamo saputo della strage

scesi dall'auto, ai tavoli all'aperto

del ristorante. Mangiammo in silenzio,

attoniti, la radio ripeteva

la "notizia agghiacciante" e ci sembrava

inverosimile la situazione,

il contrasto tra lo strazio a Bologna

e la bellezza ammaliante del Garda.
La nostra gioventù si era incrinata.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2022

Il tempo nei ricordi

Il tempo non è passato nei luoghi

del ricordo - non c'è ammodernamento

né è intervenuto un piano urbanistico.

Il vento agita sempre le medesime

bandiere, non si sfilacciano più

di quanto già le abbia sfrangiate l'ostro.

Le strade, i palazzi assumono il volto

un po' fâné come i fiori appassiti.

A essere diversi siamo io e te...

CARTOLINA DA EBAY

2022