Alte nuvole di rame e benzene,
piove luce sul tramonto ventoso
che muove le bandiere ed arroventa
gli azzurri crinali delle colline.
È una sera che la vita innamora,
sembra prenderti da parte per dirti
che la felicità è ancora possibile:
guardala lì, su, dai, bevine un sorso...
2013
Passo per questa strada tutti i giorni
o quasi con la pioggia o con il sole
con i lillà o le rose, con le nuvole
nel cielo o con l'argento della luna.
Passo per questa strada tutti i giorni
con lo sguardo attento e il cuore in tumulto:
come un poeta spagnolo inconsciamente
nella via spero di incontrare te.
2013
Sei vivo nelle parole che taci,
nel flusso inesausto dei pensieri
che si attorcigliano intorno ad un palo
e sferzano con nuovi tralci il vetro
della finestra rivolta sul mondo.
Il tuo silenzio è il latte del ricordo,
non l'oblio che credi virtù ed è colpa,
non la parola detta o scritta, persa
appena pronunciata nell'aria
o incisa dalla mano sulla carta.
2013
Che cos'è adesso a parlare di te?
Quelle memorie abbottonate al filo
di una ragnatela, quei segreti
racchiusi in uno scrigno mai aperto?
E di quali lettere mai spedite
si alimenterà il fuoco del ricordo,
di quali ciao sospesi nel mattino
si nutrirà la fame del mio sogno,
il gioco impassibile dell'amore?
2013
I cirri sulla chiesa di Marlengo
si disfacevano in piccoli bioccoli
che si mescolavano alla lanugine.
Era un giorno di nuvole riflesse
e i pioppi nevicavano nell'aria,
depositavano una coltre soffice
sul tufo dell'ippodromo – la verde
primavera era un rigoglio di luce
e un peso da portare dentro l'anima.
2013
L'oscuro desiderio si riversa
in una terra di sogni - l'impronta
sul cuscino è tutto quel che resta
nella luce paglierina dell'alba -
ma la diva ha danzato tutta notte
nella fosforescenza dell'inconscio.
Eri tu la diva, eri tu che adesso
altrove porti i tuoi passi e mi lasci
questa tua febbricitante memoria.
2013
Se ci veste la pioggia come rose
e affidiamo al suo canto malinconico
la sera di violini e d'arpe celtiche
ritroviamo i nostri giorni perduti
nelle parole sommesse del vento.
Dice a un cielo di nuvole imbevute
che domattina il sole tornerà
e intanto soffia il suo bacio umido
sulle guance come una promessa.
2013
La notte accende luci nelle vie
– e guido tra i semafori e gli stop
ricordando i fuochi sulle colline
e le lampare delle barche al largo.
Una canzone mi parla di te,
ti porto nel cuore come un tesoro
prezioso. Stanotte ti sognerò…
2007
La grande luna è appesa sullo sfondo
di un ricordo - un cerchio ritagliato
da un foglio di cartoncino avorio.
È una notte di settembre e l’amore
come spesso accade è una promessa
che volteggia nell’aria senza peso.
Lei cammina con il passo di dea
sulla strada dove nevica argento,
lontano il mare luccica e canta.
Io resto al suo fianco e cerco parole
nelle tasche per dirle finalmente
che la amo - forse la bacerò.
2013
Il dolore del ricordo - lo so
adesso che il tempo si è rovesciato
come un guanto - era solo gioventù,
un granello di sabbia dentro il letto
che non mi permetteva di dormire.
I suoi occhi castani erano il mondo
e saperla lontana era recludersi
in un'isola, naufrago d'amore.
Non lo sapevo che il tempo sarebbe
venuto a prendermi con le scialuppe.
2013
Anche le gru sono belle durante
il temporale: il rosso minio spicca
sul piombo fuso del cielo, il cantiere
veste lo splendore della poesia.
Soltanto due colori e sfumature
di luce che giocano sui riflessi
- il segreto riposto dell'estetica
altro non è che la semplicità.
2013
"Cammino nel buio e pianto dei segni"
OCTAVIO PAZ
Come cieco si muove nella notte,
dissemina i suoi sogni per uscire
dal labirinto, per trovare lei.
Ogni notte lui insegue quel filo,
lo tesse e lo ritesse per capire,
ne annoda i capi dove si rompono.
In un danzare d'ore lotta contro
i mostri che vivono nella mente.
Poi si sveglia e ogni cosa si annebbia.
E ritorna ad essere il Minotauro.
2013
Un imbrunire disseccato sparge
nuvole di feltro sulle colline
- so già che pioverà tutta la notte
mentre noi ci ameremo e dormiremo
cullati dalla nenia malinconica.
Rinasceremo nel sole dell'alba
quando la luce del mattino farà
fiorire i roseti di stelle d'oro.
2013
Le tue mani un volo di gazze scese
dalle pinete di salso e di resina
ora parlano di te e il viso dolce
della memoria racconta che il tempo
in questa dimensione non è scorso.
Sollevi un cespo di fresie, il tuo sguardo
che illumina di nuovo la mia vita
e smalta immagini troppo sbiadite.
Il respiro ti palpita nel seno,
come talora accadeva nel bacio.
Sei com'eri. Sei come ti ricordo.
2013
Scorre la Muzza e abbevera campagne
- la strada un fiorire di sambuchi,
sotto la luce di maggio che cretta
la terra e ne fa sorgere papaveri.
La torre di Rivolta è meridiana
al nostro giorno, l’ombra segna i bar
nella piazza, gioca con i dragoni
medievali della chiesa romanica.
Partiamo con le campane del vespro
come le rondini scese nel sole.
2013
per V.
Lei mi attende dove le scie di gondole
frangono antichi marmi e il suo vestito
nel caleidoscopio del canale.
Ha una rosa appuntata tra i capelli
e un velo di luce sugli orecchini
- conosco già il sorriso che farà
quando mi vedrà giungere nel sole.
Lei mi attende al Ponte dei Sospiri.
2013
La luce del mattino inonda il viale
dei tigli, alluvione di sole scesa
tra il passaggio a livello e le montagne.
Ma com'era blu ieri sera la strada,
lavata dalla pioggia, rivestita
dal cielo e dal suo doppio arcobaleno.
La poesia del vivere è un'elegia
di colori e di riflessi - ne siamo
immersi come amanti di Chagall.
2013
La città nel sole e fiocchi di nuvole
sui cavalli dei Farnese - il barocco
è già nelle criniere che si arricciano.
Maggio fiorisce le aiuole e le bandiere
e le ragazze al sole nella piazza,
sparge luce sul palazzo del Comune.
Il vino bianco che riempie il calice
mischia i suoi riflessi ai bagliori d'oro.
2013
"Carpe diem, quam minimum credula postero"
ORAZIO, ODI, I, 11
E se lo contassimo a giorni il tempo,
anziché ad anni o stagioni, vivremmo
come l'onda che scende lungo il fiume
e trova sulle sponde ciminiere
e castagni e ciclisti e le farfalle.
Coglieremmo il suo scorrere tranquillo
come una margherita in mezzo al prato,
il suo mutare dalla luce al buio,
dal tramonto all'alba sarebbe solo
una tremula fiamma di candela.
2013
La freccia punta dritta al tuo bersaglio,
il rosso cuore che palpita e sogna
- le memorie di ghiaia sono tracce
che il vento e la pioggia cancelleranno,
la parietaria ricoprirà i muri
ormai vecchi e cadenti del ricordo.
Quello che si spalanca è un tempo nuovo:
sarò tutto tuo, sarai tutta mia
e l'uno nell'altra confideremo
come due alpinisti su una cengia.
2013
È colore la luce ora che maggio
distende le sue dita verdi e smussa
gli angoli ossuti dell'inverno andato.
Si versa fluido lungo il belvedere
sugli alberi di Giuda, sulla valle
aperta, ne fa un dipinto ad olio.
La bellezza che rimane negli occhi,
questa luce, è essa stessa poesia.
2013
La sera sparge stracci sul ponente,
agita le fronde rosse dell'acero
disegnando una stampa giapponese
dove il trifoglio sconfina nei mughi
e le pietre si fanno bianche sotto
il cielo ruvido del temporale.
Nasce ispirato l'haiku: luce livida -
la dipinge Hokusai - nel mio giardino.
2013
Sono io che ti creo, dico con Éluard,
quando tu mi sei memoria e il tuo volto
è tutto nelle mie mani di cieco
e il tuo seno nelle mie dita d'uomo
e il tuo sesso sulla mia pelle scura.
Sono io che ti creo e sono te
mentre il fiore dell'immaginazione
sboccia dal fertile terreno arato
del ricordo di ore trascorse insieme.
2013
Il tempo è un mare che noi navighiamo
- andiamo con il nostro brigantino
tra i venti di scirocco e le bonacce,
scansiamo le secche e poi veleggiamo.
Le città lasciate lungo la costa
sbiadiscono ogni giorno di più, avvolte
nella nebbia alzata dalla poppa.
Di torri demolite non serbiamo
ormai nemmeno una stanca memoria.
2013
Ho rivisto i tigli, le chiome verdi
in un cielo azzurro come mare
con bianche nuvole da cartolina.
La memoria è un motore: basta mettere
una goccia di benzina e riparte,
riprende a correre il battito del cuore.
Ho rivisto i tigli del piazzale
e i miei gesti di ragazzo - guardavo
la bandiera sventolare su maggio.
Il tempo è tornato a fluire nell'aria:
galleggia leggero in questo altro cielo
insieme ai soffici semi dei pioppi.
2013
Che colore ha il tempo? Il verde placido
di un fiume che scorre verso il mare,
l'azzurro di un cielo che si tinge
di rosso e poi di blu mentre le stelle
si accendono, il rosa dei fiori,
il giallo vivo delle foglie secche?
Il tempo ha il colore dei tuoi occhi...
2013
Cade la pioggia sul canto del cuculo
- la sua voce è invocazione d'amore,
come la mia che ti chiama e ti dice
parole che forse ho solo sognato.
Fiorisce il sabato sera di luci
- dalla finestra guardiamo la strada
di miele, gli avventori del bar persi
nel fradicio viavai degli ombrelli.
Mi abbracci, ti stringi a me - mi abbandono
al tuo corpo - una spoglia di conchiglia
portata a riva dalla mareggiata.
2013
Fu terra di confine il crepuscolo:
ci incontrammo dove il giorno e la notte
si incontrano: i miei ricordi, i tuoi oblii
si fusero come il sole e le luna.
Se pianse il cielo o se un angelo nudo
versò secchi di pioggia sulla sera
non lo sapemmo - il mantello del bacio
ci avvolse come una nube di glicine.
2013
Tra queste vigne il tempo è quasi fermo,
estraneo alle sparute automobili
che si avventurano sullo sterrato.
Laggiù nel giorno di festa si perde
nella foschia l'assolata pianura,
e le torri si stagliano minuscole.
Conta di più il germoglio fuoriuscito
dalla vite per la mano sapiente
del contadino che annoda il salice.
Il sole annidato nell'abbazia
accende le monofore - i riflessi
sono già dorate promesse d'uva.
2013
Il glicine fiorito tardi tinge
la facciata della casa antica
- una meraviglia violetta accesa
nel mattino che dà alla luce il sole.
Mi inebria il suo profumo, mi stordisce,
mi avvolge questo suo tempo perduto
che sa di Proust e Gozzano, mi lascia
negli occhi il suo colore mentre passo.
La felicità è un fiore improvviso.
2013
La luce del ricordo come un faro
che si illumina in una notte buia,
la luce che quel mattino cadeva
giù dai lucernari della Centrale
su un treno grigio e blu di nostalgia
pronto a partire tra valigie e rimpianti.
La luce che in questo giorno d'aprile
sorride di quell'ansia divenuta
solamente una tenera memoria.
2013
