sabato 31 luglio 2010

Fascia rosa

La fascia rosa cinge le colline:
è l'ora dei ricordi e dei rimpianti,
l'ora delle azzurre malinconie,
l'ora delle più dolci nostalgie.

il sole scende dietro le montagne,
do i nomi a ognuna di esse, le  saluto
per le amiche che sono, poi mi perdo
a inseguire le farfalle dei sogni.

 

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Fotografia © DR

 

2010

venerdì 30 luglio 2010

Crudele fabbro amore

Crudele fabbro amore, Anacreonte,
hai ragione: ci forgia sull'incudine
dei giorni arroventando i nostri cuori
e poi li tempera nell'acqua gelida.
Ma è la nostra vita questa follia
- lo sai anche tu che cantasti di Eros
struggendoti per la bella ragazza
con palla rossa e sandalo screziato.


Dipinto di Vladimir Volegov

2010

giovedì 29 luglio 2010

Lettere ritrovate sul Bianco

Questo passato riemerso da nevi
che un giorno tutti credevano eterne
è un tempo congelato nel suo bozzolo.

Dalla capsula di un rottame d'aereo
riprendono a volare le farfalle
che nel millenovecentocinquanta
trovarono nel ghiaccio la crisalide.

Le confessioni d'amore, i racconti
di viaggi avventurosi torneranno
liberi e il tempo scorrerà all'indietro.

 

Fotografia © Derek Blair/Scotimage.com

 

2010

mercoledì 28 luglio 2010

Limoni

Affondo l'unghia nel grosso limone:
ne esce l'aroma fresco dell'estate,
si diffonde per la terrazza e migra
nella brezza che scrolla il cane rosso
dell'afa. E sono ricordi che tornano
a vivere, quei cedri di Sirmione
comperati al banchetto del castello,
una poesia che amo ancora tanto,
un pomeriggio con lei sulla spiaggia...

Tra un mese il limoncello sarà pronto.

 

Inna Panasenko, “Zitronen”

 

2010

martedì 27 luglio 2010

Lontane musiche

La luna piena gioca a nascondino
con i grossi rami dell'araucaria.
Il vento ulula sfogliando le pigne,
infilandosi aspro tra muro e muro.

Porta lontane musiche di feste
in piazza, riesci a immaginare svelti
tangueros avvinghiati su pedane
bagnate dalla magia della luna.


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Disegno di Machengo


2010

lunedì 26 luglio 2010

Nei tuoi baci

Cerco l'oblio nei tuoi baci o la vita?
Cerco di dimenticare il passato
cogliendo finalmente l'hic et nunc,
riportando qui e adesso l'orologio?

Oppure cerco in te tutte le donne
che hanno formato i sogni e le poesie?
Cerco nel tuo destino il compimento
dei miei amori rimasti in divenire?

Lete o carpe diem, intanto ti bacio.

 

Fotografia © Maxi Posters

 

2010

domenica 25 luglio 2010

Nella faretra

Il mezzogiorno accendeva d'estate
la via tra i grandi palazzi costruiti
di luce e calce. Come una dea apparve
con il vestito azzurro e onde dorate
tra i capelli. Flessuoso il passo, andava
verso le belle vetrine del centro.
Mi salutò, la salutai. Qualcosa
sbocciò, scoccò una scintilla nel cuore.
Ma lei non vide, lei non vide il fulmine:
restò nella faretra il dardo di Eros.

 

Particolare di un dipinto di Raffaello Sanzio

 

2010

sabato 24 luglio 2010

In quel piano-bar di Viale Venezia

In quel piano-bar di Viale Venezia
dai lampadari bassi e colorati
tu forse mi dicesti "amore mio".
L'attimo si confuse nei ricordi,
migrò nei testi di brutte canzoni
che il pianista straziava con la voce.
Quando ti alzasti, un capogiro scosse
le mie certezze e i tuoi orecchini nuovi,
non ricordavo più le tue parole.
Fuori la luna ingigantiva il sogno
e tutto diventava già memoria.


Delilah Smith, "Piano bar"

2009

venerdì 23 luglio 2010

Pioggia o lacrime

Le parole d'argento e di vibrafono
- pioggia o lacrime, non ho investigato
quando la luce ha allagato l'Oriente -
ora sono dei dadi che mi rotolano
dentro e con gli spigoli mi feriscono.
Se ti ho asciugato il viso accarezzandolo
- non è salata la pioggia d'estate,
scende furiosa dai cieli di perla -
l'amore è ancora un fertile viluppo
che lega i nostri cuori in un abbraccio.


Fotografia © Widjita Raya Muljadi

2009

giovedì 22 luglio 2010

Quando l’estate ti pose sul palmo

Quando l'estate ti pose sul palmo
non chiesi quanto sarebbe durato,
pensai solo che due metà si univano.
Allora nemmeno ti conoscevo.
Le domande arrivarono nei lunghi
inverni di nostalgia, quando solo
rimanevo lontano dal tuo sguardo
a torturarmi d'amore per te.
Non lo sapevo quell'azzurro giorno
di giugno che incontrarsi è dirsi addio.


Willy Ronis, “Menilmontant (devant Chez Mestre)”, 1957

2008

mercoledì 21 luglio 2010

Il bambino

Il bambino che con lo sguardo intenso
osserva un fiore rosso di geranio
ero io. Sono ancora quel bambino,
cresciuto, un po' ingrassato, diradati
i capelli? Porto ancora in me i suoi sogni
o li ho disseminati sul tragitto
nel folle volo che è la vita, come
ho disperso la sua ingenuità?
 



2010

martedì 20 luglio 2010

Terremoto d’argento

Non è che luna questo terremoto
d'argento dopo l'eruzione rossa
del tramonto - dipinge con le dita
affusolate paesaggi da sogno
sull'inchiostro di china della terra.

Lassù nel cielo regna dal suo trono
orlato di nuvole amministrando
gli amori, la regina della notte.

 

Fotografia © Hogne

 

2010

lunedì 19 luglio 2010

Luna piena in autostrada

Luna piena stasera in autostrada,
moneta d'oro sul bancone grigio
delle risaie tra Vercelli e Novara,
sui pali dell'Alta Velocità,
sulle illusioni riflesse nei vetri,
sulle luci dei centri commerciali,
sulle stelle aggrappate all'orizzonte.
«È bella» - dici - «Quanto è bella» e ignori
che poco fa io l'ho paragonata
nei miei pensieri alla tua bellezza...

Fotografia © Ronaldunet

2010

domenica 18 luglio 2010

Mitridatismo

Io sono un Mitridate di rimpianti,
vaccinato per le disillusioni:
sorbisco la mia dose quotidiana
per assuefarmi alla nostalgia,
per non soccombere a malinconie.
Giorno per giorno, notte dopo notte
così vivo, lontano dai nemici
dal nome fascinoso: sogno, amore...
segnando tacche sul tempo fugace
di questa doratissima prigione.


Sergey Schekhovtsov, “Gabbia dorata”

2010

sabato 17 luglio 2010

Sabato mattina, luglio

L'odore dei ligustri è il filo d'oro
che lega questa mattina di luglio
come un pacchetto in dono dall'estate.

E la tranquillità afosa di luglio
posa un velo umido sulle ortensie,
appassisce le loro cuffie rosa.

Mi abbandono al silenzio, chiudo gli occhi:
i merli si chiamano dalle fronde,
nel naso ho quell'aroma dolce e amaro.

 

fotografia © M. Wiora

 

2010

venerdì 16 luglio 2010

Il ricordo della felicità

Il ricordo della felicità
è felicità? Risplende ancora
o inaridisce come un breve fiume
nelle secche pietrose dell'estate?

E la memoria è uno scrigno dorato
che serba in velluto tutti i tesori
oppure un farraginoso deposito
dove giacciono confusi rottami?

 

Fotografia © Il ricordo perduto

 

2010

giovedì 15 luglio 2010

All’amore decantato

Se chiudo gli occhi non ha mai viaggiato
il tempo: vedo la mia maglia a righe,
la tua borsa di paglia, gli ombrelloni.

La brezza che soffia sulla mia pelle
è quella che spinge a riva le onde
e gonfia cirri bianchi sulla costa.

Se chiudo gli occhi, tu sei lì distesa
sul telo mare dai grandi fiori.
Ma le risa di due gazze su un tetto
mi riportano qui e il tempo è volato.

Quell'amore decanta nel bicchiere
dei giorni con il suo gusto d'amaro.

 

Walter Lazzaro, “Meriggio”

 

2010

mercoledì 14 luglio 2010

Due ragazze

Le ragazze ora svegliano il mattino
con le loro chiacchiere sbarazzine.
Le risate risuonano d'argento
come monete scosse in un bicchiere.

La luce che discende dalle nuvole
è buona e lieve - passato è lo scirocco
che ieri inaridiva ogni cosa.
Anche il giorno sorride alle ragazze.

 

Pierre-Auguste Renoir, “Due ragazze in nero”

 

2010

martedì 13 luglio 2010

La memoria di un uomo

La parola riecheggia nella notte,
pietra gettata in un pozzo profondo,
giunta a scuotere la pelle dell'acqua
come un tamburo percosso dal tempo.
È la memoria di un uomo che mescola
sangue e ricordi, che sente rinascere
fiori seccati in campane di vetro.
È la mia memoria, amore, quel pozzo.

 
Fotografia © Pbase

2010

lunedì 12 luglio 2010

Nostalgia del mare

Una bava di vento sulle tende
impasta suoni giunti da lontano,
solleva il canto di strumenti antichi.

L'estate danza tra le verdi fronde,
si inarca dentro i panni stesi al sole,
li gonfia di vita, ne trae vele
che spiega nel cuore del pomeriggio.

E mi lascia la nostalgia del mare.


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Fotografia © Nikon Club


2010

domenica 11 luglio 2010

La notte più bella di sempre

- L’11 LUGLIO 1982 -

Sarà stata forse la gioventù
o quell’estate calda che fioriva
di magliette rigate ed espadrilles.
Sarà stato l’amore che volava
nell’aria con ali di farfalla
e mi faceva camminare in cielo.
Quella sera per sempre resterà
nello scrigno prezioso dei ricordi:
l’ansia, le strade deserte, milioni
di persone davanti ai teleschermi.
E lo sconforto al rigore fallito,
il timore di un segno del destino
cresciuto nel corso dell’intervallo.
Poi la gioia del gol di Paolo Rossi,
l’urlo di Tardelli nella sera,
Altobelli che infilava Schumacher
e Pertini che diceva “Non ci prendono
più”, le bandiere allo stadio Bernabeu,
mille luci la sera di Madrid.
L’arbitro Coelho che prende il pallone
e quel triplice “Campioni del mondo”
di Martellini con voce strozzata,
la Coppa del Mondo data dal re
a Dino Zoff e mostrata all’Italia,
al mondo intero con grande fierezza.
Le strade si riempirono di gente,
di auto e moto, di gioia e tricolori:
io sventolavo davanti al cancello
la mia bandiera e i miei diciotto anni
mentre già andava in onda “Discoring”
e Giuni Russo cantava alla notte
più bella di sempre “Un’estate al mare“.



Fotografia © ANSA

2002

sabato 10 luglio 2010

Per i bei giorni

Per i bei giorni bevi nostalgia
e il fragolino che tingeva il calice
di una brillante meraviglia rosa.

Il ricordo urlerà nella tua mente,
si sveglierà dal cono del vulcano
- la lava arriverà al mare di oggi
e gli anni compitati sulle dita
scompariranno quando porterai
le mani al viso a sfiorare emozioni.

Il passato avrà il gusto del limone
che galleggiava nella Coca-Cola.

 

Manifesto pubblicitario Coca-Cola del 1958

 

2010

venerdì 9 luglio 2010

Scrivo

Scrivo. Fuori l'estate si disperde
nella notte, è un nastro avvolto ai lampioni,
che danza nella luce argentea e viva.
Scrivo. Il silenzio per me è un buon compagno:
ora che il jazz è spento, mi conforta
e si prende cura dei miei pensieri.
Scrivo. Quei tratti di penna sul foglio
sono una fiamma che illumina il buio.


Fotografia © CSMS

2010

giovedì 8 luglio 2010

Estate

Alla finestra ormai canta l'estate
con la sua orchestra di merli e cicale.
Il suo colore è il rosso dei papaveri,
è il verde che dilaga nei giardini.

Mi lascio accarezzare dalla brezza
che soffia dalla culla del mattino.
È un tocco femminile che mi sfiora:
l'estate ha dita di donna in amore.


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Fotografia © Markus Edward John Cross


2010

mercoledì 7 luglio 2010

Forse adesso

Forse adesso camminerai per la strada
e sull'asfalto suoneranno i tuoi tacchi.
O forse siedi al tavolo di un bar
e una piazza si specchia nel caffè.
O magari tu guidi nel mattino
bevendo l'aria fresca dell'estate.

Ovunque tu sia, ovunque tu vada,
- forse neanche lo sai - porti il mio amore.


Jack Vettriano, “Just another day”


2010

martedì 6 luglio 2010

Fermo-fotogramma

L'otre dei miei ricordi non ha forma
d'acqua per quanto vada ripetendo
che scorre come un fiume verso il mare.

Tu resti dentro il fermo-fotogramma
di un pomeriggio d'estate e Mondiali,
mi guardi e parli di te, mi racconti,
dici che andrai a comperare le scarpe.

Quando tornasti sapevo già il nome
che aveva quell'emozione: amore.


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Fotografia © Donnaloka

2010

lunedì 5 luglio 2010

Inchiostro e memoria

Tanti anni ormai sono trascorsi, tanti
da quella afosa mattina di luglio
che tra le meraviglie veneziane
mi battezzò poeta di nostalgia.
E quante donne ho messo poi in bottiglia,
quanti tramonti ho bevuto d'un fiato
per non sentire la mia solitudine.
Sono appassiti i miei fiori donati,
sono seccate le lacrime calde
ma ogni emozione l'ho trascritta in blu:
ora s'è fatta d'inchiostro e memoria.


Fotografia © Rebecca Fatora

2010

domenica 4 luglio 2010

L’anima negli specchi

Hanno un'anima gli specchi? Conservano
memoria dei nostri giorni, vestiti
e nudità, sconforti senza freni,
propositi falliti e poi risorti,
gioie di attimi accese negli sguardi?

Dentro quel loro scrigno argentato,
nella conchiglia che replica il mondo
avranno ancora le tue gambe nude,
il volo del vestito con i fiori
passato rapido davanti all'anta?

 

Fotografia di Francesca Woodman

 

2010

sabato 3 luglio 2010

Seguimi, amore

“Dein, cum milia multa fecerimus,
conturbabimus illa, ne sciamus”

CATULLO, Carme V
Seguimi, amore: andiamo dove il tempo
è un languore di fiaba nella sera
e l'estate digrada tra i filari
prima di sciogliersi in mare tra le onde.
Lì, in quel luogo remoto che tu sai,
in quella terra di antichi ricordi,
scompiglieremo tutti i nostri baci
come Catullo e Lesbia per confonderli.


Donato Carlino, “Cabina al mare”

2010

venerdì 2 luglio 2010

Festa in giardino

Regina è l'ombra in questa notte estiva
e William Shakespeare inneggia alla musica
recitando un sonetto in armonia.

Sotto gli ombrelli bianchi c'è la festa:
a vederli dall'alto sembreranno
delle grandi meduse galleggianti
sul prato illuminato dalle torce.

Nel mare verde ancora ci inseguiamo.

 

Fotografia © Freepik

 

2010

giovedì 1 luglio 2010

Se tu lasciassi

Se tu lasciassi che qualcuno... no
l'ipotesi rimane nel respiro
e lo scenario non riesce a dipingersi,
la mia mente rifiuta questa formula.
Se tu lasciassi che qualcuno... io
solo ti perdonerei - come sempre -
e porterei la nuova cicatrice
come un tatuaggio d'amore sull'anima.



Jack Vettriano, “Along came a spider”

2010