lunedì 7 settembre 2015

Intarsi

Ricostruisco intarsi di te e me,
i fiori, i piedi, la luce dell’alba,
le parole, le mani, le tue strade.

Sono soltanto l’ebanista stanco
che ha nella memoria un sogno e prova
a ridargli forma, a ridargli vita.

Sono il poeta che piega i ricordi
come steli di margherite e chiede
ai petali la forza dell’amore.

 

Traviata

RAFAL OLBINSKI, “LA TRAVIATA”

 

2015

4 commenti:

annamaria ha detto...

... Sono come la folgore che illumina la terra
o l'acqua scavando ricerca la radice
e l'onda con barche alla deriva
o suoni che ridestano ricordi,
ma sempre sono come tu mi vuoi....(poesieinsmalto)

DR ha detto...

Grazie, Annamaria.

Buona serata :-)

Francesca Agostinelli ha detto...

bellissima

http://istanteinparola.blogspot.it/

DR ha detto...

Grazie :-)