lunedì 13 luglio 2015

Notte d’estate III

Qual è il domani che ci riserviamo?
Dove ci porterà come scirocco
il sogno? Ora la notte scende lenta,
è un giro di falene sui lampioni,
nel denso alone che filtra la luce.

Alta in cielo, la luna è un frutto ambrato
e distilla il miele della speranza
- cogliamo questo acino di uva bianca,
abbandoniamoci senza timore.

 

Chagall

MARC CHAGALL, “SAINT-JEAN CAP FERRAT”

 

2015

4 commenti:

Federico Caruso ha detto...

La notte misteriosa che ristora e porta pace,quanta armonia in questi versi...

DR ha detto...

La notte è una specie di sospensione delle cose: forse per quello ci affascina tanto.

Vania ha detto...

che "sapore" che "gusto" questa poesia.:)

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

Il sapore della notte.

Ciao

D.