A quest’ora tutto era già compiuto,
l’addio stampato e rilegato in pelle,
i baci stemperati nel ricordo
come punte di ferro in acqua fredda.
Venezia cullava la nostalgia,
la indirizzava lungo i suoi canali,
ne faceva riflessi dentro l’acqua
dove cupole verdi si scioglievano.
Tanti anni dopo - il medesimo giorno
ricompare rosso sul calendario.
Resta solo una data conficcata
come spillo sulla mappa del tempo.
FOTOGRAFIA © ZÚ SANCHEZ
2015
2 commenti:
...avvolta da un bel velo di nostalgia di obbiettività insomma un bel "mazzo di parole" :)
ciaoo Vania:)
Il tempo passa e ti permette di guardare le cose con occhi diversi: la distanza è l'obiettività.
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