martedì 5 novembre 2013

Poesia di un mattino d’autunno

La poesia del mattino è una preghiera
del cielo che si accende tra le nuvole,
è quell’oro che sovrasta le case,
è la bruma posata come un velo
sopra il colle colorato d’autunno.
Come spirito, discende a sfiorare
le cose, le riveste di una luce
divina infondendo in esse la vita.

 

800px-Rays_of_autumn_light_in_Toronto

FOTOGRAFIA © IAN MUTTOO

 

2013

3 commenti:

Davide Ravo ha detto...

La poesia è superleggerezza

È ciò che non si conta ma è ciò che vale di più

È ciò che rende piuma la giornata:
scende lenta ed inesorabile senza fretta,
tanto sa che finirà per esser cuscino.

È uno stato d'animo confortante;
Fiocchi di luce come neve illuminano coltre vissuta serenamente sul proprio terreno.

Si sfiora appena come una carezza sul mondo:
invisibile al tatto ma comprensibile al viso,
rumore del fiore che sboccia un incanto.

È la distanza fra noi ed il cielo:
nonostante i chilometri non pesa nemmeno più che un capello

Uno sguardo rubato non si sente nemmeno,
ma scoppia l'animo passionale,
leggero, infrangibile, indistruttibile,
un sorriso la scintilla prima dell'esplosione

Sussurrare qualcosa all'orecchio:
poesia che racchiude miliardi di stelle,
fuoco che accende amore ed incendi di vita

Palmo della mano che scivola tra pori:
Brividi ed eccitazione più di un piede sulla luna


Il materiale più resistente al mondo,
la potenza più distruttiva,
il potere più disarmante,
la super leggerezza è parte di tutti
La ricchezza ( quella vera ) si misura in morbidezza
Chi ha leggerezza può avere tutto
Chi è soffice può sentirsi contento
Chi sa dare una carezza sfiorata sa sconvolgere
Chi è leggero sa volare


Ali della volontà,
fatemi finalmente esser leggero,
come brivido sorvolo aria e sono cielo !

Vania ha detto...

...la foto mette in luce la poesia...ed il contrario.
..bravo!

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

è davvero la luce la protagonista di questa poesia, quella luce dorata che spesso bagna i mattini d'autunno