Ho fatto naufragio in te, abbandonato
il relitto dei giorni alla sua sorte,
alle procelle scure e furibonde.
Ho fatto naufragio un giorno e il tuo corpo
mi ha accolto - era l'isola perduta
che disperavo oramai di incontrare.
Ho fatto naufragio e mi aggrappavo
stremato a te, a quelle tue sabbie bianche:
eri la terra della mia salvezza.
IVAN KONSTANTINOVIC AIVAZOVSKY, “IL SOPRAVVISSUTO”
2013
2 commenti:
...già naufrago cattura "pensieri/emozioni"..da batticuore..
il finale rincara la dose.:)
ciaoo Vania:)
ci si aggrappa per non affogare: se si trova la terra giusta può diventare un paradiso
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