domenica 10 febbraio 2013

Sinestesia

Ti guardavo cantare e la tua voce
gli occhi mi penetrava - la bellezza
miracolosamente mi colpiva
confondendomi i sensi, mescolandoli
nella poesia di un momento, bruciava
in ogni mio poro, ripercuoteva
la sua essenza come un colpo di gong
di fronte a te, mia melodiosa dea.

 

21802

TRISH BIDDLE, FEVER”

 

2013

3 commenti:

Vania ha detto...

....fascinosa...affascinante.

..grande "estetica"...in questa poesia.

ciaoo Vania:)

Asia ha detto...

Condivido il pensiero di Vania.
Ciao e Buona Domenica. asia

DR ha detto...

in effetti gioca tutto sulla figura retorica della sinestesia, che usa piani sensoriali differenti: vista e udito si mescolano e si confondono