Soprattutto è della tua voce che
ho bisogno. D'accordo, le due cupole
dei seni e la lama sfolgorante
dello sguardo e ancora la tua stanchezza
da riempire di morbide carezze,
e le risate argentine nel buio...
Ma sono le tue parole a mancarmi,
lo sprone, la consolazione, il biasimo
anche. Il castigo peggiore è il silenzio.
CHARLES SOVEK, “WOMAN ON THE GRASS”
2012
3 commenti:
..bella...un concentrato di amore.:)
ciaoo Vania
E' un silenzio che dà espansività. Buonanotte. asia
Amore e silenzio...
Ciao, Asia!
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