C'è Corot là fuori, dove i ranuncoli
selvatici invadono il campo e i pioppi
oscillano al primo vento di aprile.
C'è Van Gogh nelle screziature blu
e bianche degli iris, nei tulipani
che spalancano il calice alla luce.
Qui nella stanza invece c'è Schiele:
i capelli scarmigliati, seduta
sul letto, stai armeggiando con le calze.
EGON SCHIELE, LA MOGLIE DELL’ARTISTA”
2012
4 commenti:
...veramente ...veramente unica questa poesia.
..bravo!!:)
ciaoo Vania
grazie, Vania... diciamo "particolare"
Sai cogliere sempre "il particolare" aggiungendo spezie profumate. Anche a me piace Schiele.
Asia
Schiele ha un fascino tutto suo nel tratto
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