I
È un bianco sfolgorare la chimera
che inargenta le foglie nuove e spegne
a secchiate il tramonto questa sera.
È un palpito che ho sentito fremere
dalle parti del cuore, dove il sogno
indossa la forma divina e preme,
come il cetaceo che sale dal fondo
per respirare ed eleva il suo canto
di ringraziamento a un intero mondo.
Il sole ora ricade come un manto:
eccomi qui, anch'io come il capodoglio,
di fronte al miracolo rinnovato.
II
I palazzi trasformano in rigoglio
questo languido specchiarsi di luci,
lo levigano con bagliori d'olio.
Li guardo e chiedo dove mi conduci,
chiara bellezza che parli all'anima
e accendi un alto sentiero di braci
nel quale precipitano i lontani
monti - così inghiotti il mio turbamento
e lo risani con la tua disamina.
«La vita» tu mi hai detto sorridendo
e non è servito aggiungere altro:
quel che seguiva io già lo sapevo.
NICOLA RESMINI, “VILLAGGIO AL TRAMONTO”
2012
2 commenti:
...già il titolo E'.
...bisogna leggerla con calma...belle/forti/inaspettate immagini.
ciaoo Vania :)
è frutto di questo terzinato dantesco che ho cominciato a provare ogni tanto dopo aver letto Pasolini (se si possono paragonare certi grandi con le mie piccole cose)
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