Fermenta il cielo, ribolle di nuvole
dopo la pioggia gelida di aprile.
Sulle montagne è tornata la neve
ma il cuculo già canta primavera.
La luce che discende è viva perla,
disegna le ombre lunghe nella stanza.
Il volo rapido di un merlo sfiora
il riquadro bianco della finestra.
Così l’attimo che fugge nel tempo,
il minuto passato e già scordato.
CLAUDE MONET, “ARGENTEUIL”
2006
2 commenti:
...macchiato di parole questo cielo di aprile.:)
ciaoo Vania
azzurro e bianco, come il Monet
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