La nebbia è una menzogna stamattina,
i tuoi occhi mi parlano di mare
e sanno d’alga e di malinconia.
L’infinito è un minuscolo puntino
stampato all’interno della pupilla,
un bianco fiore intriso della luce.
La spirale del tempo nuovamente
si avvita, la macchina torna a muoversi
e la pellicola riprende a scorrere.
ADOLPH GOTTLIEB, “MIST”, 1961
2008
6 commenti:
...uno stringato racconto...ma lungo da "raccontare".
ciaoooo Vania
la poesia è così: tenta di dire molto di più di quanto racchiude nelle parole
Affrontare la malinconia della nebbia (io l'adoro) tuffandosi in sguardi limpidi e luminosi...una gran bella terapia.
la nebbia è una compagna per chi abita al nord: quando compare, il panorama cambia all'improvviso, le distanze sono stravolte, le cose appaiono diverse... c'è chi la odia e chi, come me e Sandra, la adora
Personalmente la temo quando sono in viaggio - poi, come oggi in Umbria, ci sono dei luoghi che con la nebbia sono meravigliosi e, questa volta non sto parlando della campagna. Bellissima negli ultimi tempi. Stupenda la tua Poesia. Ciao Renoir. Asia
Grazie, Franca. La nebbia, per fortuna qui non è quella spessa che avvolge la pianura padana: siamo sulle pendici delle colline, a circa 300 metri sul livello del mare. Certo, andare in auto verso Milano o sulla A4 non è una bella cosa...
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