Vivi come chi va a giornata e sbarca
il lunario - infili i viali d’autunno
nella nebbia sottile del mattino
con passo indifferente e cuore vago.
Come Orazio, ti dici, ben sapendo
che non puoi vivere del tuo presente,
che altri giorni usciranno dalla nebbia,
che molti ne sono stati inghiottiti.
Poi viene il sole a sciogliere quei bioccoli
e tutto torna ad essere momento.
FOTOGRAFIA © LUIGI BRISELLI
2011
6 commenti:
nebbia che confonde, ma nello stesso tempo infonde pensieri e sensazioni lontane dal qui ed ora, da raccogliere e accogliere per poter proseguire sulla strada dell'adesso...
molto intensa questa poesia, mi piace molto il significato che si nasconde tra la nebbia...
Proprio questo è il fascino della nebbia: è una metafora del passato e del futuro, ne scaturiscono ricordi come dalla foschia della memoria e rappresenta i giorni di domani, dei quali possiamo scorgere solo vaghe visioni.
...premetto che da Veneta...ODIO ...ma ODIO la nebbia....vista Poeticamente ha il suo fascino...non c'è dubbio ...ma SOLO Poeticamente....e anche in questa foto può andare.:))
Ciaooo Vania
evviva la Poesia, allora, Vania! Come ho scritto altrove, il lato negativo con la nebbia è doversi mettere in viaggio
La meraviglia di avere il cuore vago......!!
Foto...sembra il nonno di
"A m'arcord"!
è vero! la fotografia mi piaceva per la sua aria "antiquata": dove lo trovi un ometto così oggi?
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