Cogliere un brivido bianco nel sole
strappato alle centurie delle nuvole
è il gusto di questi giorni sospesi
all'umido frusciare della pioggia.
Quel fragile riflesso è il bacio dato
alla speranza della primavera,
è quel nulla improvviso che rinfranca
come le risa esplose nella strada.
8 commenti:
Mi piace già fin dall'incipit, splendida l'idea del brivido bianco sottratto al sole. Versi di ottima fattura, ciao Flavio Almerighi
Grazie Flavio, ho un po' trascurato "amargine" ultimamente: presto ci pubblicherò qualcosa...
mmmhhh... la primavera è nell'aria ed anche i versi ne risentono: è nuova luminosità vibrante, estesa e contagiosa...
Luciana - comoinpoesia.com
Sì, ci si risveglia dal letargo, lucertole, orsi, marmotte e poeti...
Io credo che tu sia iperattivo. E,la memoria non conosce stagioni... Bella Ami. Ciao. f
Grazie, Franca. Lo so che il letargo della memoria non esiste, ma adesso la nuova stagione mi dà nuova linfa.
Sono felice per te. In bocca al lupo. Franca
Crepi. Auguri per la tua salute...
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