martedì 31 maggio 2011

Una lotta di dei

Un colpo di dadi ha cancellato
la sera, un fuoco nel cielo, una lotta
di dei, guerra d'amore di Atena e Ares.

E adesso brucia tutta la dorsale
in un tramonto di torri di fumo
che crollano in un lago di mercurio.

A baci e cannonate gli dei spingono
il temporale - poi tutto torna
normale, si apre uno squarcio d'azzurro.

 

Peter MacDermott, “Dunseath Castle awaits the storm”

 

2011

lunedì 30 maggio 2011

Delle battaglie che mai combattei

Delle battaglie che mai combattei,
dei baci che non ho mai dato, io
non ho nostalgia - se da questa rupe
mi volto e guardo indietro, come tutti,
scorgo macerie e palazzi lucenti,
case incompiute e alti grattacieli.

L'inutile vessillo del rimpianto
giace, calpestato da mille passi.
Sull'armatura, sfolgora il nuovo sole.


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Immagine © DR


2011

domenica 29 maggio 2011

Fuga del tempo

All'incessante tempo una tregua
tu chiedi, un'oasi verdeggiante dove
sostare all'ombra delle palme e bere
avido alla fonte della memoria.

Come quando avanzavi sotto un cielo
di robinie e castagni e lo sentivi
quel tempo e lo vedevi volteggiare
giallo lungo i rami del maggiociondolo.

Quante volte da allora lo hai inseguito.
E lui via, più veloce, più irridente.

 

Fotografia © DR

 

2011

sabato 28 maggio 2011

A Pisa, sull’erba verde

A Pisa, sull'erba verde, sdraiato
ad abbracciare il cielo, non sapevo
ancora che saresti stata inscritta
nel circolo esclusivo dei miei giorni.

Ma avevo strofinato la lucertola
di bronzo come lampada di un genio
senza chiedere niente, fiducioso.
Tu sei il mio desiderio, stella viva.

 

Pisa, Battistero © DR

 

2011

venerdì 27 maggio 2011

Dalla finestra

È una mussola il cielo stamattina
e il ticchettio della pioggia sugli aceri
mi rassicura come una carezza.

Dalla finestra dove hai cosparso
la luna ieri sera guardo e ascolto
armonizzando il canto degli uccelli
con l'allegria verde dei tigli in fiore.

Le tue parole germogliano in me:
sono il lievito di questa giornata.

 

Gustave Caillebotte, “Jeune homme à la fenêtre”

 

2011

giovedì 26 maggio 2011

Il cielo di Milano

Come è azzurro oggi il cielo di Milano,
acceso sui palazzi ottocenteschi,
impigliato ai moderni grattacieli.

E come sono verdi oggi gli alberi,
suonati dal fresco vento dell'Ovest,
vestiti dai primordi dell'estate.

Nella fontana colma di riflessi
naviga una barchetta di carta:
ha il colore vivo della poesia.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

mercoledì 25 maggio 2011

La folaga

Cova la folaga nel nido d'acqua
e i riflessi del fiume si attorcigliano
ai ramoscelli neri, si disperdono
nelle crespe portate dalla brezza.

È questo cielo che amo, è questo posto
dove posso sentire l'universo
sfiorarmi dolcemente: è nella foglia
di platano che ondeggia, nel colore
giallo degli iris, nel verde dell'argine.
E sono in armonia, come la folaga.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

martedì 24 maggio 2011

Tempo per noi

Tempo per noi questo tempo rubato
che ritagliamo al mondo lasciando
un buco a forma di cuore nel foglio
un po' stropicciato del pomeriggio.

Tempo per te tempo per me, per fare
una sola delle nostre due vite
guardando il fiume scorrere nel sole
oltre le sedie arancioni del bar.

 

Senza titolo-1

Fotografia © DR

 

2011

lunedì 23 maggio 2011

Canto d’amore

Canto l'amore che torna negli occhi
come un lampo improvviso nella notte
e vive della linea del tuo seno
disegnato dalla maglietta bianca.

Come la primavera che ritorna
dopo un lungo inverno di neve e gelo.
Come la pioggia che batte su terra
inaridita e le ridona vita.

Canto l'amore che torna a fiorire:
io sono il tronco e tu sei la mia linfa.

 

Pierre Farel, “Elle”

 

2011

domenica 22 maggio 2011

Io voglio ricordare

Questo frutto dell'oblio non lo voglio
cogliere, io non mi voglio saziare
della pace del nulla, della fredda
consolazione del dimenticare.

Io voglio ricordare con dolcezza,
voglio rimpiangere e ancora cadere
e se il suo capo biondo dalla notte
della memoria torna, allora vivo.

 

Valerie Willson, “The edge of memory”

 

2011

sabato 21 maggio 2011

Altro risveglio

Quando si spezza la bolla del sonno
e smarrito precipiti nel giorno
credi di essere perso nell'abisso,
di provare di nuovo la vertigine.

Poi posi il piede nudo sul piancito,
ritrovi l'equilibrio nel conforto
degli oggetti consueti e ancora navighi
da marinaio sul far del mattino
destreggiandoti abile tra le secche.

 

Amedeo Modigliani, Cariatide”

 

2011

venerdì 20 maggio 2011

Il catalogo dei sogni

Consulto il mio catalogo dei sogni,
delle donne in bottiglia che si impolverano
sullo scaffale e perdono colore
nella luce del tempo che trascorre.

Resto il ragazzo madido di sale
che scruta il mare da un bagnasciuga
e scorge Leviatani nel chiarore
dell'alba, abbacinato dai riflessi.


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Vladimir Kush, “Descent to the Mediterranean”


2011

giovedì 19 maggio 2011

Equilibrista

Io qui sospeso come equilibrista
tra desiderio e timore sul filo
di invisibili dubbi - indeciso
ad agire per paura di cadere.

E intanto, come per magia, l'abisso
d'ora in ora è sempre più profondo
e sempre più lungo è il passo da compiere.

Lontane le montagne, lontanissime,
e più lontana tu, sempre più lontana.
Incerta l'eco ripete il tuo nome.


Vladimir Kush, “Always together”


2011

mercoledì 18 maggio 2011

Vieni dal mare

Vieni dal mare come Afrodite,
esci dall'acqua ed entri nel mio sogno,
nasci ogni notte come fa la luna.

La tua strada è un percorso nel ricordo
e lascia sulle sabbia orme bagnate,
i giorni, i gesti che facesti allora.

Quando te ne vai nell'alba trascini
il mio cuore sulla sabbia e cancelli
la minima traccia del tuo passaggio.

 

Salvador Dalì, “Apparizione del volto di Afrodite”

 

2007

martedì 17 maggio 2011

Piazza San Fedele

Alessandro Manzoni osserva il calmo
mattino di maggio - anche oggi riceve
in piedi con la marsina di bronzo.

Si sta bene sotto le fronde nuove,
cullati dalla brezza nel biancore
della piazza - si sta come gli dei
sulle panchine di lucido marmo.

Mi avvolgo in un mantello di languore,
il tempo sembra fermo a San Fedele.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

lunedì 16 maggio 2011

Inespresso

Tra pensiero e parola nello spazio
incerto come il cielo di un mattino
di aprile, resta il non detto, rimane
quell'inespresso che avrebbe potuto
cambiare le cose, il battito d'ali
di una farfalla, un petalo di rosa
che cade al suolo senza far rumore.
In sciopero i costruttori di ponti.


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Robert Denevan, “Broken bridge”


2011

domenica 15 maggio 2011

Il volo di un seme di tarassaco

Seguo il volo di un seme di tarassaco
sfuggito grazie ad un colpo di vento
dalla bolla lanosa del suo carcere.

Sale un poco sull'ala della brezza
poi scende sorvolando dei papaveri,
supera fossi, plana nell'azzurro.

Ma limitata è la vista e lo perdo,
limitati siamo noi - ancorati
alla terra, non sappiamo volare.

Siamo aironi dalle ali tarpate.


Immagine © Tumblr

2011

sabato 14 maggio 2011

Distanze

Oltre la porta il cielo stinge, vira
la sera verso l'ultimo crepuscolo.
Poche parole per dire che va,
per dire ti amo al piccolo microfono
del cellulare e dove sei adesso
chissà se vedi anche tu il tramonto.

Quando chiudo, misuro le distanze
e mi lascio straziare da quel rosa
impigliato sull'ultima montagna.

 



André Duret, “Village Tarn et Garonne”

 

2011

venerdì 13 maggio 2011

Passi

Ho seguito i tuoi passi lungo il tempo
- erano i miei che seguivo in realtà,
che come un'ombra ti stavano dietro.

È una metafora che amo molto,
la trovi spesso nelle mie poesie
- investigando te investigo me.

E tu lontana vai sotto la pioggia,
io seduto guardo piovere forte
ma sono lì dietro l'ombrello rosso...

 

Jack Vettriano, “Mad Dogs”

 

2007

giovedì 12 maggio 2011

Mezzogiorno veneziano

In quel giorno d’estate senza tempo
che divenne infinito nella luce
cruda di un mezzogiorno veneziano
fissai la mia vita in fotografia. 
Sono il ragazzo perso nei riflessi
della laguna, in stucchi di palazzi
infranti a specchio nell’acqua di giada.

La mia malinconia non la nascondono
gli occhiali a specchio ma come una maschera
mi corazza contro i giorni a venire.

 

Kerfily, “Santa Maria della Salute”

 

2007

mercoledì 11 maggio 2011

Attesa II

Bevo la mia stanchezza all'ombra e cerco
la bellezza tutt'intorno: la trovo
negli ottoni che riflettono il cielo,
nella divisa antica delle bande,
nelle bandiere allegramente accese
da un vento profumato di poesia

Attendo come un oggetto lasciato
per un momento sopra una panchina
e il mondo con dolcezza mi circonda.


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Alan Flattman, “Marching Brass Band”


2011

martedì 10 maggio 2011

Torino

Il cielo di Torino è un lenzuolo
azzurro di bucato appena steso
ad asciugare al vento sulla Mole.

Lontano le Alpi cantano sommesse
e il loro mormorio a bocca chiusa
è questa brezza che increspa la Dora,
che attraversa i ponti sul Po.

Sotto i portici di Piazza Castello
Guido Gozzano ancora passeggia
con la sua «piccola attrice famosa».

Il mimo bianco a un angolo di strada
probabilmente nemmeno lo sa:
nel suo cappello ha spiccioli di nichel,
negli occhi il rosa di Palazzo Madama.


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Fotografia © Daniele Riva


Torino, 8 maggio 2011

lunedì 9 maggio 2011

Rileggendo Meleagro

“ἐν ἄνθεσιν ᾤριμον ἄνθος”
MELEAGRO, Antologia Palatina, V, 144 *

Fiorisce il tulipano nelle piogge,
è un mare d'oro il campo dei ranuncoli,
l'iris dipinge le aiuole di blu
ma lei, lei che vive del mio amore
e che con i suoi sguardi lo alimenta,
lei è la rosa rossa che è sbocciata
sugli steli spinosi del roseto.
E vano è lo splendore dei giardini:
lei vince tutto, lei è l'amore.


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Fotografia © iPadfiends


2011


* Fiore che si apre in mezzo ai fiori

domenica 8 maggio 2011

Pronostici

Se decritto gli oroscopi dal canto
del gallo nel chiarore del mattino
e li ho dimenticati quando il fondo
del caffè infine resta nella tazza
è perché ogni pronostico si accende
e ti contempla tra tante variabili.
Che sia presenza, ricordo o speranza,
memoria o desiderio, tu ci sei.


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Fotografia © Super Stock


2011

sabato 7 maggio 2011

Una collina

Quella che avevi creduto montagna
adesso che la guardi da lontano
si rivela soltanto una collina.

Ti ingannava il tempo, il suo silenzio
apparente è in realtà muto fragore,
tutto ciò che tocca riduce in polvere.

Vai salendo per un altro versante,
per un'altra collina. O è una montagna?

 

Fotografia © DR

 

2011

venerdì 6 maggio 2011

Il cielo è un’azzurra madreperla

Il cielo è un'azzurra madreperla
dove nubi iridescenti si inseguono
come bolle di sapone soffiate
nell'aria. Posso sentire la pioggia
avvicinarsi leggera, è nel vento
che sfiora i tigli come una carezza.
È in momenti così che più mi manchi,
quando mi volto come a dirti «Hai visto?»
senza pensare che tu non sei qui.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

giovedì 5 maggio 2011

L’orbettino

Sale dal prato l'orbettino e tenta
di sfuggire al bastone che lo bracca:
finisce con il rintanarsi al fresco
di un sottoscala quasi inaccessibile.

E quante volte ho fatto anch'io così,
quante volte mi sono chiuso a chiave
nel mio guscio di chiocciola, schivando
l'altro che avrebbe potuto portare
il colpo o delicatamente prendermi.

L'ho lasciato... sarà tornato in fretta 
nelle tranquille tane del roveto.

 

Fotografia © Marek_bydg

 

2011

mercoledì 4 maggio 2011

Pescarenico

Qui, in questa piazza dal sapore antico,
all'ombra grassa degli ippocastani
guardo la brezza giungere dal lago,
scompigliare i riflessi delle case
rosate sulla sponda come fossero
pezzi di vetro in un caleidoscopio.
Una lucia infiorata prende il largo
portandosi via tutti i miei pensieri.



Fotografia © Daniele Riva


2011

martedì 3 maggio 2011

La vertigine

Si avvinghia il cielo al verde dei castagni,
il biancospino è fiorito e vi corre
la lucertola con il batticuore.

La pietra antica della balaustra
trattiene già i raggi di sole, dici
che piacevole è il contatto alla mano.

La vertigine non è nel paesaggio
dipinto, non è il vuoto spalancato
oltre le colonnette di granito.

La vertigine è sentirti vicina.


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Jack Vettriano, “Mr Cool”


2011

lunedì 2 maggio 2011

Bruciano le azalee

Bruciano le azalee dentro i giardini
nella luce di un cielo indefinito,
l'ala del vento passa e le accarezza.

Anche l'amore brucia nel mio petto,
canta la canzone del marinaio
che vuole sottobraccio la sua bella.

Ma sei lontana tu stasera, e vado
per strada come il pugile suonato,
messo al tappeto da tanta bellezza.


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Fotografia © Daniele Riva


2011

domenica 1 maggio 2011

Salvezza è la parola

(Risposta a Cioran)

È nell'imitazione del silenzio
la salvezza? Nell'assoluto nulla?
E ci si dovrebbe mimetizzare
con il vuoto, con l'assenza, con il niente?

Salvezza è la parola, la parola
che nutre e crea legami, la parola
ponte gettato, la parola segno
tracciato nella notte - altrimenti
sarebbe inutile anche la poesia.


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Fotografia © 7th Floor


2011