martedì 21 luglio 2015

Terrazza

Attraversa il verde del giardino
la lama di luce, accende l’ibisco
di sfumature d’oro - la terrazza
è un’oasi di pace, è il buen retiro
dove il lontano passare di un treno
è una promessa sospesa nell’aria
con il suo acre sentore di salsedine.
Il vento, come un vecchio amico, viene
a trovarci verso sera portando
in dono un mazzo di nuvole rosa.

 

sul-patio-guido-borelli

GUIDO BORELLI, “SUL PATIO”

 

2015

lunedì 20 luglio 2015

Previsioni meteo

Le previsioni meteo alla radio
da una stanza lontana - sembra di essere
in un film qui sul balcone d’estate
tra gli ibischi e l’acqua refrigerata.

Farà caldo ancora, pioverà forse
sui rilievi - noi tagliamo l’anguria
e ci mette allegria tutto quel rosso.
La cappa d’afa continua a stagnare.

 

Horn

TIMOTHY HORN, “WATERMELON AND SUNGLASSES”

 

2015

domenica 19 luglio 2015

Budapest, 1908

su una fotografia di Ivan Vydareny

Ho camminato per le vie di Budapest,
sull’acciottolato in discesa ancora
bagnato da una pioggia sottile.

Il cielo era grigio e faceva grigie
le case - scendevo con i miei occhiali
da miope e un gusto di tristezza.

Poi una passante che stava salendo
mi sorrise - improvviso brillò il sole.

 

Budapest 1908

IVAN VYDARENY, “BUDAPEST, 1908”

 

2015

sabato 18 luglio 2015

Dove splende l’azzurro

Ti ricordi com'era azzurro il mare
al largo durante la mareggiata?
A riva era grigio di sabbia e vento,
laggiù era di un turchino quasi irreale.

Vedi, amore, quando siamo lontani
tra di noi c'è tutto quel mare spento,
ma il pensiero sa navigarlo in fretta
per giungere  dove splende l'azzurro.

 

Mare

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

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venerdì 17 luglio 2015

A quest’ora II

A quest’ora tutto era già compiuto,
l’addio stampato e rilegato in pelle,
i baci stemperati nel ricordo
come punte di ferro in acqua fredda.

Venezia cullava la nostalgia,
la indirizzava lungo i suoi canali,
ne faceva riflessi dentro l’acqua
dove cupole verdi si scioglievano.

Tanti anni dopo - il medesimo giorno
ricompare rosso sul calendario.
Resta solo una data conficcata
come spillo sulla mappa del tempo.

 

Venezia

FOTOGRAFIA © ZÚ SANCHEZ

 

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giovedì 16 luglio 2015

Variazione su Odisseo e la Sirena

Aggrappato a un’idea, a un sogno, aspetto:
sono Odisseo e tu sei la Sirena.
Il tuo canto è un sorriso che spalanchi
a illuminare il giorno - i miei uomini
navigano bendati, ancora remano
con la testa infilata dentro un sacco.
Io legato all'albero maestro
ti guardo e mi lascio tentare. Sono
perso, ma questo io già lo sapevo:
sciolgo le corde e mi tuffo da te.

 

Sartorio

GIULIO ARISTIDE SARTORIO, “LA SIRENA”

 

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mercoledì 15 luglio 2015

Florentino e Fermina


"Non era possibile vivere altrimenti,
né amarsi altrimenti: nulla a questo
mondo era più difficile dell'amore".

GARCÍA MÁRQUEZ, L'amore ai tempi del colera

Florentino e Fermina si rincorrono
negli anni - lui conscio, lei inconsapevole -
per coronare un amore, perché
lui possa ricoprire con i baci
il corpo di lei. 
                           Ma l'amore è il tempo,
l'amore è quel tempo del desiderio
che prorompe come le rose rosse
dalla terra florida dell'estate
e brucia le loro vite in un attimo.

 

Fermina

IMMAGINE © 20TH CENTURY FOX

 

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