Quanto tempo è passato su di noi,
sulle speranze, sui nostri ricordi
- così la falce recide i papaveri
al limitare del campo di grano.
Ora non è più il giorno del rimpianto,
è solo un attimo fotografato
nello scorrere degli anni, quel caldo
pomeriggio in cui la fiamma del nostro
amore troppo in fretta si consumò.
2013
Laggiù il giorno muore nel rossore
- un'ultima ferita dove il sole
lancia il bacio d'addio alle montagne.
E di quelle braci ci innamoriamo,
restiamo a leggerle come poesie
finché diventano cenere buia,
finché svaniscono come svanisce
un sogno nella luce del risveglio.
2013
Sotto quei cieli di rame e di piombo
ti vidi scendere scale di luce
con la grazia di uno spettro di sogno
- eri memoria invece, il ricordo
di una rosa abbandonata, il vestito
estivo che aleggiava nella brezza.
Andavi via da me e io rimanevo
ad osservare l'abisso, temendo
di cadervi. Non lo sapevo, ma ero
già in fondo al dirupo, senza di te...
2013
Le gazze che ricamano sui tigli
voli brevi irridono il fil di ferro
della luna che ci sovrasta come
se fossimo in un quadro di Magritte.
Sa di sale il loro sguaiato ridere.
Uniamo i nostri rimpianti stasera,
beviamo al ricordo del passato:
siamo tutti esuli dei nostri ieri.
2013
Eccomi ancora a costruire ipotesi:
il gesto che ricalcola il destino,
la parola che riscrive il futuro,
lo specchio che riflette altri possibili
scenari per riportarvi anche te,
figura estranea a questi giorni, persa
nel corso di un'estate e ora riapparsa
con la fotografia di una ragazza
che più non appartiene al mio presente.
2013
Andiamo sui lungomari del tempo
inseguendo il nostro sogno - illusione
tu dici gettando via le conchiglie
che raccolgo e ti dono. Tu non credi
al destino, tu non credi all'amore,
ai talismani di parole e nuvole
che tengo nella tasca della giacca
dalla parte del cuore. Avrai solo
ricordi da opporre alle mie speranze.
2013
Stinge un cielo di baci e gelsomini
- saranno fiori le stelle o lucciole
smarrite tra la Via Lattea e il giardino?
I miei sogni inebriati dalla brezza
sconfinano nel campo del reale,
l'estate è vino che arde nella testa.
E tu che ora mi chiedi “Sei felice?”
non sai che la felicità è come
l'ibisco rosso sbocciato in veranda?
2013
