Sono io che ti creo, dico con Éluard,
quando tu mi sei memoria e il tuo volto
è tutto nelle mie mani di cieco
e il tuo seno nelle mie dita d'uomo
e il tuo sesso sulla mia pelle scura.
Sono io che ti creo e sono te
mentre il fiore dell'immaginazione
sboccia dal fertile terreno arato
del ricordo di ore trascorse insieme.
RENÉ MAGRITTE, “LA MAGIE NOIRE”
2013