sabato 21 aprile 2012

Elegia di riflessi

Il mattino è un'elegia di riflessi
verdi e neri sulle acque del fiume
- Narciso innamorato di se stesso

si specchia dentro le chiare lagune
dove Leda senza peso galleggia
come fanno quelle candide piume

per le quali sospira. Il cigno veleggia
sulla corrente ignaro del suo amore,
la biscia delle giunchiglie serpeggia

frangendo lo specchio e quel suo chiarore.
Qui, dove tutto vive in armonia,
anche un respiro è fonte di stupore.


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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

venerdì 20 aprile 2012

Chiaroscuri

I

La vita è tecnica di chiaroscuri:
ti chiede di illuminare le ombre,
ti chiede di dominare le luci.

La perizia è trovare giuste forme,
seguire il canone che in diagonale
ti sottrae alla follia del dolore.

Adesso piove vento sulle scale
ma non ti affidi alla malinconia,
non lasci che il grigio ti faccia male:

dai il benservito a quella nostalgia
che da ragazzo amavi come il sogno
che un giorno ti avrebbe condotto via.


II

Per allearsi alla vita c'è bisogno
di compromessi: quando scendi a patti
credi di avere perso, senti il fondo

duro sotto i piedi - sono baratti
difficili per chi sognava cieli.
Ma è in questo modo che delinea i tratti

il disegnatore: i bianchi ed i neri
si mescolano indissolubilmente.
Così ti bilanci tra i giorni di ieri

e quelli di domani, tra la gente
vai sicuro e se rimpiangi qualcosa
è solo debolezza di un momento.

 

LEONARDO DA VINCI, STUDIO PER “LA BATTAGLIA DI ANGHIARI”

 

2012

giovedì 19 aprile 2012

Arcobaleno

Cuce nubi basse l'arcobaleno
in un cielo dipinto ad acquarello
- la spugna è imbevuta d'un viola pieno
qua e là, di nerofumo sugli orli.

Danzano i carpini verdi di aprile
al vento che suona l'arpa dei boschi
- presagio di bel tempo come il ponte
di luce ancora acceso sul Levante.

 

FOTOGRAFIA © WADEFRYER55

 

2012

mercoledì 18 aprile 2012

Un giorno scriverò una poesia

Un giorno scriverò una poesia e tu
leggendola capirai che il tuo nome
è tatuato tra una parola e l'altra,
che i tuoi occhi guardano da ogni verso.

E troverai i tuoi seni in una rima,
il tuo profumo in un endecasillabo.
Non ti servirà neppure la dedica
puntata: tu sarai quella poesia.

 

Donna-poesia

DISEGNO © VANILLE

 

2012

martedì 17 aprile 2012

Conversazione

La tua voce come echi di campane,
come fanfare lontane che suonano
una dimenticata aria marziale,
come il fruscio del vento sulle tende.

E primavera scivola gentile
su quello che dici: un raggio di sole,
un volo di rondine ricamato
tra i fili della luce e la città.

Le parole sono aghi che cuciono,
benne che erigono arcate di ponti.
Non sembra neanche che siamo lontani,
non sembra che ci sia di mezzo il mare.

 

ALEX CHERRY, “WHEN GIRLS TELEPHONE BOYS”

 

2012

lunedì 16 aprile 2012

Un sasso nello stagno

E ho rinnovato le mie speranze
senza però farmi più illusioni
– come si getta un sasso nello stagno.

Ho fatto mia la frase di Pavese:
«Non ci si libera di una cosa
evitandola, ma attraversandola».

Così navigo a vista nei miei giorni,
peso domani e ieri su bilance
senza la tara dell’«avrei potuto».

E seguendo Orazio, colgo il momento
al pari di una margherita, sfoglio
petali che mi dicano «Tu vivi».

 

SUSETT HEISE, “AM TEICH”

 

2005

domenica 15 aprile 2012

Odisseo sull’albero maestro

Ripercorro i miei giorni sulle strade
franose della memoria – puntello
qua e là l’indefinito con i fogli
sparsi per casa: sono come fiocchi
di neve che subito si dissolvono.

Eccola lì la strada di Agrigento:
dietro un rudere di tufo ho veduto
farsi viva una poesia di Quasimodo.

Ecco la spiaggia d’oro dell’Adriatico,
le notti che portavano l’amore
sulle altalene rosse presso il mare.

Ecco Merano spalancarsi bella
in un delirio di fiori di melo…
Io sono Odisseo sull’albero maestro.


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VICTOR MOTTEZ, “ODISSEO E LE SIRENE”


2006