lunedì 2 febbraio 2009

Eterno amore

Ti inseguo per le vie della memoria
ma il mio girare è vano, si disperde,
ritorna sempre sugli stessi passi
come falena attratta dal lampione.

Così è un continuo perderti e trovarti
in un'intermittenza di speranze
che accende la notte come l'insegna
del luna park quell'ultimo dell'anno.

Sei sempre qui e contemporaneamente
mi sei negata se popoli i sogni
vestendoli di luce e gioventù
e latiti nel reale quotidiano,
invisibile dolcezza di vento.



Didier Lourenco, "Mirando la luna"

domenica 1 febbraio 2009

Il cuore rosso della sera

Ma guarda il cuore rosso della sera:
si tuffa dietro i rovi e gli sterpeti,
dietro la nuda corona di spine
che avvolge il fossato come una nuvola.

E quella sua ferita imbeve il cielo,
ne trae quest'aria fredda che discende
dalle montagne bianche e domattina
rivestirà di un velo prati e tetti.

Ma tu guarda quel tuorlo rosso adesso:
portane la dolcezza nella notte.



Immagine: Catharine Howard

sabato 31 gennaio 2009

Amenti dorati

Che sorpresa al sole del pomeriggio
gli amenti dorati dei noccioli!

Dopo la neve, dopo piogge e nebbie
eccoli splendere ad un nuovo raggio.

La primavera è un annuncio soltanto,
un breve anticipo da sorseggiare
addossati a un muro nel mezzogiorno.

E mentre parli scivola furtiva
dalla sua casa d'ombra la lucertola.


venerdì 30 gennaio 2009

Se mai primavera

Scruto l'intrico dei rami se mai
primavera per caso si annunciasse
in un turgore pallido di gemme.

Ma solo luce riflessa ai miei occhi
miopi il mezzogiorno chiaro di gennaio
riversa come acqua dall'azzurro.

Ho aperto la finestra e mi illudo
con il sole che scalda il davanzale.
I merli beccano semi tra l'erba.


giovedì 29 gennaio 2009

Al confine del sogno

La mano che sfiorava le camelie
adesso segna un punto sulla costa.

È al confine del sogno che avviene,
dove le nuvole della memoria
piovono livide sui desideri.

E le farfalle dei baci sfuggiti
alle bocche si librano nel cielo.


mercoledì 28 gennaio 2009

Frantumi

Ho camminato su sabbia bagnata,
le orme se le è portate via l'onda,
il mio amore è rimasto come scoglio
levigato dal tempo sempre solido.

Ogni notte mi siedo sulla sbarra
azzurra dove legano i pattìni,
guardo il tramonto e resto ad aspettarti.
Tu verrai dal mare, come Afrodite.

Un giorno di maggio sono tornato
- non c'eri tu, non c'era la tua ombra -
mi abbeveravo solo di quel mare
che si stendeva al sole e mi feriva.

Il tempo era una catena in frantumi.


martedì 27 gennaio 2009

Il tempo è piatto

Il tempo è piatto - una bassa marea -
e tu arenata nella sabbia scura.
io però navigo al largo, combatto
con i marosi ed i mostri marini,
inseguo ancora la balena bianca.

Perduta tu, perduta nelle acque
divise come fossero un Mar Rosso.
Posso comprendere adesso il Faraone,
conosco il suo sgomento e la sua rabbia.

Ma lotto, io continuerò a lottare
ed a rincorrere il mio sogno, come
il bambino che segue la farfalla
lieve e veloce con il suo retino.