lunedì 22 dicembre 2008

Verso Natale

Si accendono gli alberi di Natale
nella sera che porta le campane
di una chiesa lontana nell’aria
odorosa di neve e di gelate.

Negli occhi ho le corsie di ipermercati
ricolme di giocattoli e dolciumi,
cataste di bottiglie e panettoni,
montagne di pelouches e videogiochi.

Ma adesso nel freddo mi godo il cielo
del tramonto, l’arancio che svanisce,
il buio che cala presto, le stelle
che brillano sul capo dei pastori.




Fotografia © Pxhere

2004

domenica 21 dicembre 2008

Domenica di dicembre

Risplendono finestre nel mattino
- sono scintille vive che rischiarano
i pensieri nel giorno della festa.

Campane chiamano a Messe d'Avvento
con la grazia di aironi contro il cielo.

L'albero appena addobbato sfavilla
nel salone suonando Stille Nacht.
Sul mobile il presepe annuncia al mondo
che il Redentore nasce per salvarci.



Bill Brendon, "Stagione di pace"

2006

sabato 20 dicembre 2008

"Please come home for Christmas"

C’è stato un tempo in cui ero lontano
- non ti sembra di udire l’Ecclesiaste? -
e alberi di Natale e luminarie
erano delle ferite profonde.

Li guardavo tra quei monti innevati,
tra le vetrine adornate di pino,
tra i festoni bordati d’agrifoglio
e mi perdevo nella nostalgia,
ero un naufrago in balia delle onde.

Ma anche allora sono ritornato,
come per un miracolo, e la notte
di Natale ero qui, con la speranza
dentro il cuore e la gioia dell’attesa.



Fotografia © Daniele Riva

2007

venerdì 19 dicembre 2008

Notte di dicembre per te

Ti reco in dono questa notte fredda
e un velo di catrame sulla luna,
per te ho del cartoncino nero – le nuvole –
stracciato malamente e gli orli bianchi
a rivelare che è stato dipinto.
Per te le candeline dell’avvento
perché tu viva delle notti magiche
soffiando via il gelo della mia assenza.
Per te un biglietto d’auguri sonoro,
io mi accontento di nuovo del sogno.



Linda Benton, "Christmas tree"

1991


giovedì 18 dicembre 2008

L'inseguimento

Ti ho rincorsa come s’insegue un sogno,
pedinando i tuoi calzoni d’amazzone
lungo le vie del mattino, perdendoti
e ritrovandoti dietro una curva
fino a che d’improvviso sei sparita
e non rimane altro che la tua immagine
riflessa in uno specchio di vetrina.
Ma è un miraggio: soltanto il tuo ricordo.



L.S. Lowry, "The organ grinder"

1996

mercoledì 17 dicembre 2008

Quattordici anni

a Laura R., tanti anni dopo...
Sedevi sulla panchina di legno
e lì stringevi i tuoi quattordici anni
come un morbido orsetto di pelouche.

Io sedevo su quello stesso treno
e sorridevo ai miei quattordici anni
con gli occhi vispi della timidezza.

Dio sa quanto avrei voluto parlarti
ma le parole erano come fossili
incastonati nella mia memoria.

Mi limitavo ad osservarti appena,
seguivo i tuoi occhi mobili persi
nella campagna, oltre il finestrino.



Elvira Amrhein, "In verità c'è amore"

2006

martedì 16 dicembre 2008

Sera d'inverno

Un cielo di benzina ad Occidente
e la camelia bianca dell’inverno
fiorita come un fiocco di Natale.

Il tramonto si spegne lentamente
mentre un soffio di luce dall’interno
dilacera l’ombra come un pugnale.



Fotografia © Daniele Riva

2002