“Forse quanto è possibile è accadutoConosci la mia stanca solitudine
ma da te si rigenera l‘attesa.”
MARIO LUZI, Continuità
e l’inferno che chiamo paradiso;
se tu accosti all’orecchio la conchiglia
mi puoi carpire il cuore, amica mia.
I miei ricordi sono neve fredda:
a primavera si sciolgono al sole
e poi ricadono quando l’inverno
torna, mi coprono come un mantello.
Io dico che mi alimentano, tu
tormentando la ciocca biondeggiante
della tua timidezza, che distruggono
i miei giorni con pazienza di tarlo.
Vuoi convincermi a rinascere in te,
mostrandomi la via, la redenzione:
dimenticare, dici, per costruire,
come l’albero quando poti i rami.
David Lorenz Winston, "Solitudine"
2023