“Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude”.
CATULLO, Carme 31
Il lago ha ancora la voce che udì
Catullo, quel suo lento sciabordare
azzurro e dolce come le sue acque.
Colline moreniche ne delimitano
il contorno ma non sanno trattenere
l’anima che si libra e vola alta.
E nella trasparenza di cristallo
si riflette il mio volto, Narciso
innamorato della poesia.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2017
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