Pronunciare il tuo nome è già poesia,
soppesarlo tra le labbra e la lingua
per gustarne il sapore di memoria
- come un bacio posato sulla bocca.
Poesia perché ci siamo amati e il nodo
d'amore non lo scioglie neanche il tempo:
casomai trasforma l'assenza in specchio
e la rosa sanguigna del tramonto
nel fiore appassionato del ricordo.
Non lo porta via il vento di maestrale,
non lo cancella l'onda sulla sabbia.
BRUNO BRUNI, “SOLITUDINE”
2012
2 commenti:
..."pesante"...ma bella....anche perchè termina armoniosamente.
..la foto incrementa la "pesantezza".
Ciaoo Vania
"...non ho mai conosciuto un cuore spezzato che si spezzasse più dolcemente" da Emily
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