Una vetrata rifulge nel sole
basso circa a metà della collina
proprio come uno specchio di Archimede.
Non è strumento di guerra, non brucia
le triremi nemiche nella baia,
ma un'invocazione di poesia:
così l'antico amore - sembra dire -
ancora emette i suoi raggi di vita
in qualche parte di questo universo.
SAMUEL CAPPS, “DENDROCHRONOLOGY IN CONCRETE”
2012
2 commenti:
...che dire...non si dice ma è "scaldante"...da Dante....dal Sommo Dante ispiratore.:)
..la foto...finchè c'è vita c'è speranza.
ciaooo Vania
quella gibigianna, ogni volta che mi capita di vederla, mi mette allegria
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